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Domenica 22 dicembre 2024

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Già in mille in San Francesco per vedere le sculture di Unia

L’artista è disponibile per laboratori e lezioni con le scuole. Esposizione visitabile fino all'11 marzo

La Guida - Già in mille in San Francesco per vedere le sculture di Unia
San Francesco gremito di pubblico per l'inaugurazione della mostra di Sergio Unia

Un momento dell’inaugurazione della mostra di Sergio Unia allestita in San Francesco

Cuneo – Nel primi giorni di apertura sono stati quasi mille i visitatori della mostra antologica dello scultore Sergio Unia “Incontrare la forma” che sabato 27 gennaio è stata inaugurata in San Francesco. Un’inaugurazione che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone.
Alla serata inaugurale condotta dal direttore della Guida, Ezio Bernardi, sono intervenuti l’assessore alla cultura del Comune di Cuneo, Cristina Clerico, i presidenti delle Fondazioni Crt e Crc, Giovanni Quaglia e Giandomenico Genta, e Angelo Mistrangelo, critico d’arte, editorialista della Stampa, autore della presentazione critica per il catalogo che accompagna la mostra. Particolarmente commosso è apparso l’artista che, nel porgere il proprio saluto, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento augurandosi che ogni visitatore possa condividere le stesse emozioni che lo hanno guidato nel fare ogni sua opera.
Sergio Unia è già molto conosciuto nella nostra provincia, in quanto ha già esposto in numerose altre occasioni, ma indubbiamente questa è la prima, più grande e completa rassegna del suo lavoro e che ripercorre tutto il suo cammino artistico: dalle prime esperienze di figurazione “impegnata”, contraddistinte dal pathos dei soggetti trattati, sia civili che religiosi (per lo piu’ episodi della Resistenza, Crocifissioni, Prigioni ), alla ricerca della meta’ degli anni ottanta incentrata su temi legati alla musica ed alla danza (numerosi gli studi dal vero aventi a modello i ballerini del Teatro Regio di Torino e quelli della Scala di Milano) e alla bellezza femminile ispirata all’esperienza del quotidiano e degli affetti familiari (“Vorrei fare figure che volano, leggere, che esprimono in questo modo la gioia della vita, la creatività, la curiosità del futuro, l’emozione della scoperta, la scoperta del movimento e della leggerezza”), ed ancora al filone di fine anni novanta sviluppato nell’ambito della citazione del “frammento” della scultura classica.

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La sua è una attività ormai ultraquarantennale dalla quale sono state attinte un centinaio di opere, per la maggior parte bronzi, più rappresentative. La scelta espositiva è stata quella di collocarle nelle navate di San Francesco non secondo un ordine cronologico, ma per i temi trattati. Seguendo il percorso suggerito si incontrano dapprima i bambini ed i loro giochi, poi le opere ispirate alla musica ed alla danza e poi ancora le maternità ed i temi drammatici per giungere infine ai “frammenti”, alle bagnanti ed alle varie altre figure femminili. Da segnalare “Il mattino (Rossana)” – la scultura che accoglie il visitatore -, “Maia con aquilone”, “Mara pensosa”, “Elfo (Marcella)”, “Attesa”del 1978, “Bagnante con cappello (Giorgia)”, per la deliziosa compostezza e naturalezza compositiva e la delicatezza dei tratti che li contraddistingue, ma ognuno non farà fatica ad individuare le proprie preferenze.

A differenza di altre mostre, per Unia si è voluta privilegiare la piena luce che mettesse in grande evidenza tutta la monumentalità di San Francesco in modo da ricreare quella particolare atmosfera delle ariose gallerie delle sculture delle Accademie d’Arte o delle grandi collezioni museali caratterizzate da un sorprendente caos di soggetti, forme e dimensioni.sculture

La mostra, curata da Giacomo Doglio e Massimiliano Cavallo è promossa dal Comune di Cuneo con le associazioni “grandArte” e “Amici Case del Cuore”, in collaborazione con il settimanale “La Guida” e resterà aperta fino all’11 marzo (visitabile tutti i giorni eccetto il lunedì dalle ore 15,30 alle 18,30). Verranno organizzate visite guidate e per le scuole la possibilità con l’autore di conoscere e vedere dal vivo come nasce una scultura.

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