Cuneo – Per tutto il mese di febbraio, i possessori di un abbonamento (annuale, trimestrale o mensile) degli autobus potranno utilizzare liberamente tutti i bus, urbani ed extraurbani, della provincia. L’opportunità rappresenta la prima fase della sperimentazione regionale che riguarda la provincia di Cuneo, scelta perché la prima a essersi dotata completamente, con il consorzio GrandaBus, del sistema Bip che permette di avere dati precisi sull’utilizzo dei mezzi da parte degli utenti, per valutare il ricalcolo delle tariffe “al consumo”.
La prima fase della sperimentazione che prevede un mese di libera circolazione su tutti i bus provinciali per i possessori di abbonamenti consentirà di raccogliere dati che saranno poi utilizzati per sviluppare, nella seconda fase della sperimentazione, il progetto regionale lanciato con lo slogan “Più uso meno pago” che vuole arrivare a una tariffazione decrescente legata a un maggiore uso dei mezzi pubblici.
La sperimentazione è stata illustrata giovedì 18 gennaio, nel salone d’onore del Comune, dall’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, dall’assessore al trasporto pubblico del Comune, Mauro Mantelli, e da Clemente Galleano, presidente di GrandaBus.
“Tra i nostri obiettivi – spiega Balocco – c’è la revisione del sistema tariffario che superi il concetto tradizionale dell’abbonamento. Vogliamo incentivare l’uso dei mezzi pubblici a scapito di quello privato, ma per farlo occorre offrire vantaggi concreti all’utente (oltre a un servizio capillare ed efficiente) anche sotto l’aspetto economico. Il principio è proprio quello di una tariffazione decrescente al crescere dell’utilizzo. Se l’utente utilizzerà molto l’intero sistema di trasporto pubblico (treno, bus, ma anche bike sharing) pagherà proporzionalmente meno la singola corsa rispetto a chi fa un uso saltuario dei mezzi pubblici”.
Seconda fase. La conferenza stampa è stata l’occasione per illustrare anche la seconda fase della sperimentazione che sarà avviata dopo maggio 2018 e affronterà gli aspetti tecnologici e organizzativi. A un campione di utenti sarà fornita una prima “Smart pay-per-use in post payment”. La tessera “ricaricabile” conteggerà alla fine del periodo stabilito il costo sostenuto dall’utente in base al suo reale utilizzo dei mezzi pubblici, applicando una tariffazione inversamente proporzionale al tasso di utilizzo, secondo gli algoritmi predisposti dal sistema tariffario. Sarà l’occasione per testare il funzionamento del sistema che potrà così essere esteso a tutti gli utenti del bacino.
La prima fase della sperimentazione ha proprio lo scopo di verificare come vengono modificate le abitudini degli utenti al variare delle opportunità
“L’obiettivo è quello di incentivare gli utenti ad utilizzare il bus rispetto all’auto – aggiunge Clemente Galleano -, grazie a un sistema digitale innovativo e funzionale. Un progetto importante, con interessanti risvolti economici per le famiglie”. “Un’interessante sperimentazione, che siamo felici coinvolga il nostro territorio e l’intera provincia – commenta l’assessore Mauro Mantelli -, facilitare e incentivare la mobilità sostenibile è assolutamente tra i nostri obiettivi”.
A partire dall’ultima settimana di gennaio, nelle 300 rivendite e presso i 17 Centri Servizi del Consorzio GrandaBus, sarà quindi possibile per tutti i titolari di un abbonamento “origine-destinazione autobus”, possessori della tessera Bip, caricare il titolo del mese di febbraio che consentirà di circolare liberamente e illimitatamente su tutta la rete della Granda.
La sperimentazione sarà poi estesa anche all’area torinese.