Cuneo – Domenica 14 gennaio si celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Nel messaggio scritto per tale Giornata, Papa Francesco offre quattro parole sulle quali riflettere: Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare.
Su La Guida (pag. 2) Silvano Gianti ha intervistato Hassan, che dal deserto del Mali è arrivato in Italia per sfuggire ai guerrieri dell’Isis, ed ora svolge l’attività di piazzaiolo: una storia d’integrazione.
Don Giuseppe Costamagna, Direttore dell’Ufficio Migrantes di Cuneo, presenta le attività dell’Ufficio Migrantes che in Cuneo ha sede in Corso IV Novembre 13 (nelle foto l’attività di alcuni volontari).
“Il conflitto non può essere ignorato o dissimulato. Dev’essere accettato. Ma se rimaniamo intrappolati in esso, perdiamo la prospettiva, gli orizzonti si limitano e la realtà stessa resta frammentata. Che cosa significa accettare il conflitto che le migrazioni suscitano nelle nostre società? Come è possibile non rimanervi imprigionati, ma impegnarsi per “risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo” (Papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 227).
Quando a emigrare, erano i cuneesi
Sull’emigrazione dei cuneesi a fine ‘800 e inizio ‘900 in Argentina e Francia, belle le pagine proposte da La Guida relative i 200 anni della diocesi, dove sono riportati dati, testimonianze e ricordi di una provincia, quella di Cuneo, che era al secondo posto nella classifica nazionale dell’emigrazione (servizio a pag. 31 – 32).