Mondovì – Venerdì 29 dicembre intorno alle 10, in via Tortora, all’altezza dell’Istituto Alberghiero, un improvviso ed importante smottamento del terreno ha creato momenti di panico in tutto il vicinato. “Per ora non abbiamo contezza delle cause reali – ha detto l’assessore Luca Robaldo – il danno potrebbe essere stato causato da una notevole perdita d’acqua, ma si sta ancora verificando. La prima attività svolta è stata quella di mettere in sicurezza la zona e di questo ringrazio il pronto intervento della Polizia Municipale, Protezione Civile e Vigili del Fuoco di Cuneo, insieme ai volontari di Mondovì. In una quarantina di minuti i tecnici dell’Italgas hanno provveduto a sistemare la perdita conseguente al disastro. Per ora, la strada rimane chiusa al traffico con i prevedibili disagi che ciò comporta, in quanto questa via rappresenta un’importante congiunzione tra Piazza e Breo anche a livello di mezzi pubblici. Sarà più facile entrare che uscire dall’abitato. Si tratta di un impegno importante, ma che deve essere studiato con finalità risolutive”. Il sindaco Luciano Adriano ha provveduto ad emettere un’ordinanza che prolunga la riapertura del plesso scolastico fino all’8 gennaio. Mercoledì prossimo è previsto un incontro tra Comune, Provincia e la preside dell’Istituto Alberghiero Donatella Garello (che riveste anche il ruolo di consigliere di minoranza in Comune a Mondovì).“Il fragore seguito da un boato – testimonia la professoressa Garello – ci ha subito allarmato, poi ci siamo resi conto che la frana in fondo al cortile aveva ingoiato la cabina del gas per poi procedere sul percorso pedonale che porta alla palestra, dichiarata adesso inagibile. Ho fatto subito evacuare una quindicina di dipendenti che prestavano servizio. Grazie al cielo tutto è successo mentre i ragazzi sono ancora in vacanza. Adesso si pone il problema di riuscire a capire dove poter spostare la ventina di classi esistenti, forse si potrebbe utilizzare la sede dell’ex Tribunale. Occorrerà valutare anche i disagi logistici, in quanto i nostri iscritti provengono da più parti del territorio come ad esempio dalla Valle Bormida, Val Tanaro. Avevo già segnalato infinite volte le criticità strutturali dei nostri edifici, mandando mail di ogni sorta, ma il problema sicurezza nelle scuole viene sempre considerato in secondo ordine. Possibile che invece di prevenire deve succedere qualcosa per intervenire? Dalla Provincia ci hanno sempre detto che delle sette sorelle noi siamo i meno fortunati”.