Cuneo – La provincia di Cuneo sarà dotata di due nuovi acceleratori lineari per i servizi di radioterapia. La notizia è stata data ieri, venerdì 22 dicembre, nel corso di una conferenza di presentazione dell’iniziativa svoltasi presso la Fondazione CrC, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, dell’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo Corrado Bedogni, del direttore generale dell’Asl Cn2 Danilo Bono e del presidente della Fondazione CrC Giandomenico Genta. L’operazione richiederà un investimento complessivo di quattro milioni di euro, che saranno stanziati dalla Regione Piemonte e dalla stessa Fondazione CrC. I due macchinari saranno destinati, l’uno all’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove verrà sostituita un’analoga apparecchiatura in servizio da 17 anni ed ormai obsoleta, l’altro al nuovo nosocomio di Verduno. Strumentazioni di ultima generazione che, impiegate in particolare per contrastare le patologie tumorali, consentiranno di ottenere trattamenti di elevata qualità minimizzando la dose di radiazioni somministrate ai tessuti sani circostanti l’area malata, i due dispositivi permetteranno di rispondere in maniera più adeguata alle esigenze dei cittadini su scala provinciale: il territorio della Granda può, infatti, oggi contare solo su due macchine presenti presso l’ospedale cuneese, mentre una dotazione corretta prevede la disponibilità di un acceleratore lineare ogni 160.000 abitanti.Per ottimizzare l’utilizzo dei nuovi dispositivi verrà, inoltre, creata un’unica unità dipartimentale tra la radioterapia di Cuneo e quella di Alba, che farà capo al dottor Elvio Russi: l’ospedale di Verduno potrà così beneficiare di una serie di servizi e di attività propedeutici alla terapia, presenti a Cuneo. I contribuiti già erogati in passato dalla Fondazione CrC all’Asl Cn2 permetteranno, inoltre, l’adeguamento strutturale dell’ospedale di Verduno necessario per poter accogliere il nuovo macchinario.