Roccaforte Mondovì – Il 7,8 e 9 dicembre ritorna a Roccaforte la 6ª edizione dell’evento “Se Natale fosse davvero Natale”. L’appuntamento, dedicato a grandi e piccini, è organizzato dal Circolo Arci “L’Aurora” insieme alla Pro Loco e al Centro anziani con il patrocinio del Comune. Giovedì 7, presso la società operaia, i Caledonia Open presenteranno il loro primo cd. Durante la serata la Pro Loco organizza un apericena con le birre Trunasse. Gli aspetti centrali dell’evento si svolgeranno nella giornata di venerdì 8 dicembre. Sulla piazza principale saranno allestiti i castelli gonfiabili resi disponibili dal Garden. Inoltre sarà possibile consumare vin brulè, cioccolata calda, bruschette e birra artigianale ed immergersi in una suggestiva passeggiata per le vie del centro in calesse. Alle 10, inizieranno i mercatini di Natale dove sarà possibile, fino alle 12, ottenere una fotografia con Babbo Natale sotto l’albero dei desideri. Presso la società operaia, alle 17, si svolgerà una lettura tratta dal libro “In Cammino” di Rosa Maria Massari con Elena Griseri, Emma Muratore e Ruggero Ghiglia. Alle 20,30, l’associazione Artusin presenterà delle interessanti poesie dialettali ad opera del poeta Barbafiore. L’evento terminerà sabato 9 alle 21 con il concerto dei “Fisarmonica Mon Amour” presso la società operaia. “Se Natale fosse davvero Natale – spiega Rosa Pesa, Presidente del circolo l’Aurora – nasce dal titolo di una commedia di Fabio Baggio, sacerdote della congregazione dei Scalabriniani operante in America Latina, che affronta in maniera molto ironica il tema del “ Natale esasperato”: dalle corse all’acquisto del regalo costoso, esclusivo e il più delle volte inutile, ai cenoni dove poi molti alimenti finiscono nella “rumenta”, mentre molta gente muore di fame. Come compagnia teatrale “Gli Instabili” avevamo presentato la commedia in apertura della 1° edizione del mercatino a Roccaforte e da qui il titolo all’evento. Ormai da troppo tempo il Natale ha perso la sua identità e questo ognuno di noi dovrebbe rielaborarlo. L’invito è quello di un dono diverso, ma soprattutto di un atteggiamento diverso in un periodo particolare, dove come si dice nella commedia: “tutti dovremmo essere più buoni e attenti a ciò che ci circonda”.