Borgo San Dalmazzo – È la festa patronale della città, l’occasione per riscoprire il messaggio e l’attualità del primo evangelizzatore del Piemonte sud-occidentale, quel Dalmazzo da poco scelto come patrono secondario dell’intera Diocesi cuneese. È il momento in cui Borgo si riappropria del suo ruolo di capofila di un territorio ampio e variegato che abbraccia tre vallate alpine con il loro inestimabile patrimonio naturalistico. È un grande appuntamento gastronomico, con l’offerta dell’autentica chiocciola dalla prelibata carne bianca cui fanno da corona cruzet, ula al forno, siule piene e le tante prelibatezze attinte dalla sapienza secolare della cucina del territorio. Sono i giorni della festa, con la musica delle ghironde e delle fisarmoniche, i balli e i concerti, gli spettacoli e i momenti di allegria. È l’opportunità di riportare l’attenzione su un passato glorioso, fatto di monaci e abbazie, scienziati e filantropi che ancora molto hanno da insegnare al presente. La Fiera Fredda è tutto questo e molto altro ancora. È così da secoli, anche se molto è cambiato anche solo rispetto a qualche decennio fa. L’appuntamento si rinnova, per la 448ª volta, dal 2 al 10 dicembre. Nove giorni, come non accadeva da anni. Una scommessa che si spera vincente. Lontani i tempi dei capannoni che ogni anno cercavano la collocazione più indovinata, la Fiera ha da tempo trovato la sua casa e il suo cuore pulsante nell’ex tipografia Bertello. E ha anche scoperto un’anima e un’identità, aprendosi alle valli e ai paesi che guardano a Borgo come naturale capofila. Una direzione ormai definita con chiarezza che quest’anno avrà un’ulteriore conferma con la grande rassegna gastronomica che accompagnerà l’intera manifestazione. “È il momento in cui abbiamo la possibilità di esaltare la bellezza della nostra gente – dice il sindaco Gian Paolo Beretta – la bellezza di una città intera, del nostro patrimonio naturalistico e dei nostri prodotti. Un’eccellenza che è frutto della tipica caparbietà dei cuneesi”.Il programma del fine settimana: Si alzerà alle 17 di sabato 2 dicembre il sipario della 448ª Fiera Fredda: l’appuntamento per i saluti e la cerimonia di inaugurazione è all’auditorium “Città di Borgo San Dalmazzo”, all’interno del complesso di Palazzo Bertello. Gli stand saranno comunque aperti già dalle 16. E in mattinata (ore 10.30) ci sarà un’anticipazione con il convegno, coordinato da Walter Cesana, su “L’eredità di Sebastiano Grandis a 200 anni dalla nascita”. Un omaggio allo scienziato che unì l’Europa.Poi via a spettacoli e manifestazioni che si susseguiranno per dieci giorni a ritmo incalzante. Nella serata di sabato, a partire dalle 21, aperidance nell’area spettacoli con Luisella Mellino e la musica di dj Alessandro Schiffer per i 40 anni di Radio Piemonte Sound.Domenica 3 dicembre spazio a gourmet e buongustai per il 38° Convivium Magnum della consociazione Helicensis Fabula che a partire dalle 9.30 accoglierà le confraternite consorelle nell’area spettacoli. Dalle 10 alle 18 le vie cittadine saranno animate dalle bancarelle del primo dei due mercatini di Natale (il secondo è fissato per domenica 10) che vedrà la partecipazione anche dei commercianti di Borgo. Il cartellone degli spettacoli prevede due esibizioni della Julie’s School (alle 15.30 e alle 18) e la serata di tango argentino con Milonga Fria a cura dell’associazione Argentango (ore 21 nell’area spettacoli).