Mondovì – Animali morti ma non dichiarati tali, per il quale il canile continuava a ricevere dai Comuni i fondi per la “pensione”: nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali hanno denunciato il proprietario della “Oasi del cane” a San Michele Mondovì, per l’ipotesi di truffa a danno di ente pubblico, falsità materiale e ideologica commesse da privato in atto pubblico. Il provvedimento è scattato dopo indagini attivate dopo segnalazioni da privati cittadini e associazioni ambientaliste, relative alla struttura nel monregalese che svolge anche la funzione di canile pubblico, per vari Comuni dell’area. Nel sopralluogo è stato scoperto che un cane proveniente dal Comune di Ceva e registrato all’anagrafe canina regionale non era presente nella struttura. E così l’ipotesi di reato presentata alla Procura di Cuneo è “che il gestore del canile, per giustificarsi, abbia prodotto nell’immediatezza dei fatti un falso certificato di morte copiando il timbro di un medico veterinario”.Dal controllo è emerso che il proprietario della pensione percepiva quote di custodia dai Comuni che gli affidavano i cani. E così si dovrà appurare se si tratti di un fatto casuale oppure se fosse ricorrente il ritardo nell’emissione dei certificati di morte, in modo da poter percepire indebitamente gli importi dovuti per la custodia, quelle quote di “pensione”.