Prato Nevoso – Sulla vicenda dei quattro ex dipendenti della Prato Nevoso SpA (la società di gestione degli impianti sciistici nella zona), denunciati per appropriazione indebita per aver rivenduto "in nero" skipass giornalieri, interviene anche la società stessa, che ribadisce la propria estraneità ai fatti e che ringrazia gli inquirenti per il lavoro svolto. “Le quattro persone – si legge nella nota diffusa dall’azienda – coinvolte a vario titolo nell’ipotesi di reato loro contestato (due uomini e due donne, una residente a Frabosa Sottana, gli altri tre in diversi paesi della Liguria) si sono appropriati indebitamente degli incassi della società approfittando del rapporto fiduciario che la Prato Nevoso SpA aveva in essere con gli imputati. Le risultanze delle indagini svolte da parte della Guardia di Finanza di Mondovì, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, hanno permesso di accertare un comportamento reiterato nel tempo ai danni della stessa società degli impianti, ignara del comportamento illecito perpetrato a suo danno. I quattro ex dipendenti dovranno ora rispondere del reato di appropriazione indebita per cui nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio dal tribunale di Cuneo.La società degli impianti, che si costituirà parte civile, ringrazia gli inquirenti per l’ottimo lavoro svolto attraverso settimane di meticolose indagini che hanno permesso di ricostruire un quadro probatorio che avvalora la gravità delle accuse contestate ai quattro ex dipendenti della Prato Nevoso SpA”.