Cuneo – Oggi martedì 7 novembre si svolgerà presso il Tribunale Amministrativo di Nizza l’udienza sul divieto di circolazione dei veicoli superiori alle 19 tonnellate emesso dai comuni francesi della Valle Roya. L’ordinanza, entrata ufficialmente in vigore lo scorso 12 ottobre, a seguito dell’apposizione dei cartelli all’imbocco dei centri abitati di Tenda, Fontan, La Brigue, Saorge e Breil, ha incontrato tre distinte opposizioni. Ad aprire la strada depositando per prima l’atto di ricorso è stata la Prefettura di Nizza, seguita da altri due ricorsi presentati rispettivamente l’uno congiuntamente da Astra, Fai e Confartigianato Cuneo, l’altro dall’impresa Buzzi- Unicem avente sede anche a Robilante. Le associazioni cuneesi dei trasportatori, insieme agli artigiani, unite per combattere insieme un provvedimento ingiusto e fortemente penalizzante, hanno quindi deciso di schierarsi senza indugio dalla parte delle imprese rappresentate, affidandosi ad uno studio legale di Lyon. Le contestazioni portate dall’avvocato francese, oltre a sottolineare il “carattere urgente e le gravi ripercussioni che ne derivano sull’attività economica delle aziende coinvolte”, fanno principalmente riferimento alla legalità del provvedimento. La difesa non solo riporta l’attenzione sulla “competenza del soggetto tenuto a disporre un divieto di tale tipo”, ma si concentra anche sul carattere permanente, generale e assoluto della misura, in contrasto con quanto previsto dal Codice generale delle collettività territoriali francese. Per esempio si evidenzia come i comuni di Saorge e La Brigue, i cui centri abitati non sono attraversati dal traffico della RD6204, non abbiano diritto a realizzare tale interdizione. Il divieto, oltre che rivestire un carattere eccessivo e non proporzionato, dimostra inoltre come solo un numero residuo di veicoli pesanti all’ora circolino sulla RD6204.Si sottolinea peraltro come il divieto comporti la violazione di alcuni principi fondamentali quali: la libertà di commercio e di libera circolazione delle merci. L’udienza di oggi si svolge pubblicamente, con contraddittorio tra le parti e discussione. Il giudizio del Tribunale non sarà immediato, ma la procedura francese, piuttosto snella, permetterà di avere un responso in tempi relativamente brevi.