Saluzzo – I Sindaci di Bagnolo, Castellar, Costigliole Saluzzo, Faule, Isasca, Lagnasco, Moretta, Ostana, Pagno, Paesana, Revello, Saluzzo, Sanfront, Scarnafigi, Venasca e Verzuolo scrivono al direttore generale dell’Asl Cn1Francesco Magni, al presidente della Regione Sergio Chiamparino, all’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, al consigliere regionale Paolo Allemano. Tema del documento, la chiusura estiva di alcuni servizi di ortopedia dell’ospedale civile di Saluzzo. Scrivono i primi cittadini: “Il reparto in questione svolge interventi in day e week surgery, visite specialistiche, controlli e medicazioni e consulenze di pronto soccorso, ma, per i mesi di luglio e agosto gli ultimi due servizi saranno sospesi. Questo non vuol certo dire che si chiuda il reparto di ortopedia come si sente e si legge in questi giorni… la nostra struttura di Saluzzo è saldamente parte della rete ospedaliera e presidio di diagnosi e cura per acuti in un’area svantaggiata e marginale, prevalentemente rurale e montana”. E ancora: “Ci siamo inoltrati sul percorso dell’integrazione con Savigliano che procede però in modo altalenante, compresso tra la necessità di razionalizzare la spesa, la difficoltà di reperire nuovo personale, alcune anacronistiche resistenze al cambiamento e la mancanza di una visione politico-strategica condivisa… Noi continuiamo a credere che, laddove non ci siano le condizioni per gestire bene due ospedali, sia preferibile farne uno solo nuovo. La struttura saviglianese infatti è in grande difficoltà ad assorbire l’utenza saluzzese che ammonta a circa 80.000 abitanti. Che non si interrompa l’attività di sala operatoria o di ambulatorio specialistico nel periodo estivo quindi non ci consola affatto, anche perché in estate aumenta notevolmente il flusso turistico a cui si aggiungono i circa 4.000 addetti stagionali del comparto frutta”. I sindaci sottolineano i disagi: “Si costringe, inoltre, l’utenza del marchesato a spostarsi a Savigliano: per un saluzzese è un piccolo sacrificio, ma per un residente nelle medie e alte valli è decisamente più problematico. Infine, cosa più grave, questo stop temporaneo rafforza una diffusa sensazione di precarietà organizzativa dell’ospedale di Saluzzo. Oggi però la Regione è ormai libera dal commissariamento e l’agibilità della giunta non più compromessa dal piano di rientro, quindi la situazione è radicalmente mutata rispetto all’ordine del giorno votato dai consigli comunali del Saluzzese nell’ottobre 2016. Le assunzioni sono sbloccate e la direzione generale può provvedere a completare gli organici, in particolare con gli urgentisti, i chirurghi, gli ortopedici e gli anestesisti carenti da tempo. Intanto, nelle more della copertura degli organici, perché non redistribuire le risorse umane delle strutture di ortopedia della Cn1 per rendere più sopportabili per tutti le carenza di organico? L’equipe ortopedica di Savigliano/Saluzzo, cui si riconosce grande impegno, dovrebbe infatti poter lavorare a pieno regime per l’utenza che nei mesi estivi aumenta per il già citato massiccio afflusso di turisti nelle valli e che non può essere dirottato a Savigliano senza creare ulteriori disagi… Le comunità del Saluzzese hanno dimostrato fin qui grande senso di responsabilità. Non è fuori luogo quindi chiedere una maggior attenzione nella riorganizzazione dei servizi sanitari affinché siano adeguati ai bisogni ed alla percezione della popolazione. Chiediamo pertanto un incontro urgente per approfondire insieme le prospettive dei servizi sanitari nel Saluzzese”.
