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Giovedì 5 giugno 2025

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La provincia tra commedia e tragedia: “Stasera sono in vena” di Oscar De Summa

La Guida - La provincia tra commedia e tragedia: “Stasera sono in vena” di Oscar De Summa

Ci sono serate a teatro in cui si capisce subito di trovarsi di fronte ad un qualcosa di nuovo, originale, importante. E’ successo il 14 giugno nella Chiesa di Santa Croce a Racconigi, all’interno del festival “La Fabbrica delle Idee”: andava in scena “Stasera sono in vena”, tra i finalisti ai premi Ubu 2015, nella categoria “Miglior novità italiana”. Autore e unico interprete era il bravissimo Oscar De Summa, attore-regista con studi e collaborazioni importanti alle spalle (Barbara Nativi, Santagata & Morganti, l’indimenticabile Thierry Salmon), che alcuni lettori avranno forse visto in altri spettacoli da lui scritti come “Amleto a pranzo e a cena” e “chiusigliocchi” o in certi fortunati lavori di Massimiliano Civica (compreso il celebrato “Mercante di Venezia” premio Ubu). In “Stasera sono in vena” cattura immediatamente il pubblico, catapultandolo nella sua Puglia degli anni ’80, grazie ad un racconto  autobiografico tanto comico quanto tragico dove sono protagonisti la sua post-adolescenza annoiata in provincia, la tossicodipendenza in cui finisce per precipitare e il contemporaneo emergere sempre più prepotente della malavita organizzata (la famigerata “Sacra corona unita”), che nel traffico della droga avrà il fulcro del suo potere. Senza scenografia (a Racconigi bastava la bella chiesa), seduto su un grande amplificatore e armato di due microfoni (uno ad archetto e uno normale, appoggiato ad un’asta), De Summa racconta le sue peregrinazioni assieme ad amici come lui confusi e un po’ spiantati, trasformandosi di volta in volta nei personaggi da lui evocati. Strappa risate con la descrizione vivida e colorita di situazioni paradossali o involontariamente comiche (lo “sfigato” che si trasforma in ricercato spacciatore, i pantagruelici pranzi in spiaggia dei bagnanti,  la recita del rosario nella casa di un trafficante), ritmando il tutto con brani rock su cui spesso canta con l’inglese approssimativo della sua giovinezza: l’iniziale “Roadhouse Blues” dei Doors, “The Passenger” di Iggy Pop (per introdurre la gita al mare dell’improbabile combriccola), “From Her to Eternity” di Nick Cave (per illustrare la straordinaria e sconvolgente scena del primo “buco” di eroina: un momento di bravura da applauso) fino a “Hey You” dei Pink Floyd e a “Hallelujah” di Leonard Cohen, che scandiscono l’emergere del dramma, l’irruzione della morte, il momento della resa dei conti (soprattutto con se stesso) e la decisione di lasciare quella provincia tanto amata quanto detestata. Creando alla fine, in quest’eccezionale monologo, un intreccio riuscitissimo di leggerezza e di profondità, di comicità e di dramma, di autobiografia dalla sincerità disarmante e di analisi intelligente di un grave problema sociale. Mostrandosi allo stesso tempo notevole drammaturgo e notevole attore. “Stasera sono in vena”, tra l’altro, è il secondo capitolo della “Trilogia della provincia”, dopo “Diario di provincia” e prima de “La sorella di Gesù Cristo”, che ha debuttato il 9 giugno al Teatro Herberia di Rubiera (Reggio Emilia), sede de La Corte Ospitale, principale produttrice dei lavori di De Summa, che sarebbe bello poter vedere anche a Cuneo. Magari al Teatro Toselli.  La prima settimana del festival “La Fabbrica delle Idee” era iniziata domenica 12 giugno con una trasferta in quel di Fossano, dove – nel suggestivo fossato del Castello degli Acaja – è tornato in scena “La vita non è che un’ombra che cammina”, l’ultimo spettacolo che Vincenzo Gamna (alla cui memoria è dedicata quest’edizione della rassegna) aveva scritto e prodotto insieme a Marco Pautasso, Margy Mordenti e Koji Miyazaki. E’ continuata, poi, il giorno successivo, nel parco dell’ex Ospedale Psichiatrico di Racconigi (la sede “ufficiale” del festival”), con “Mercuzio e altre utopie realizzate”, la conferenza-spettacolo con cui Armando Punzo ha raccontato alla sua maniera gli incredibili 28 anni della sua Compagnia della Fortezza, l’esperienza più famosa  in Europa di teatro in carcere (che in questo caso è quello di Volterra). Tra video, pezzi musicali (eseguiti dal vivo dal musicista ufficiale della Compagnia, Andreino Salvadori) e brani di spettacoli recitati dall’attore-icona del gruppo, il bravissimo Aniello Arena (che gli appassionati di cinema conoscono come protagonista di “Reality” di Matteo Garrone), la serata ha intrecciato spirito documentaristico e aperture poetiche in un modo talmente intrigante che la pioggia, nel frattempo scesa, non è riuscita a interrompere la complicità creatasi tra gli artisti e il pubblico. Giovedì 17 giugno, infine, ci sono stati due appuntamenti. Il primo, alle ore 18, alla Chiesa di Santa Croce di Racconigi, è stato l’incontro “Un teatro di tutti e per tutti”, dove si è riflettuto insieme a Marco Pautasso (direttore artistico de “La Fabbrica delle Idee”)direttore artistico di La Fabbrica delle Idee, Luca Del Pozzolo (direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte) e Sandra Aloia (Area Innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo) del carattere unico ed emblematico di Progetto Cantoregi e del lavoro compiuto dal gruppo nel e col territorio in cui ha portato avanti le sue attività, a partire da Carignano fino, ovviamente, a Racconigi. Il secondo, dalle 22 in poi, sempre in Santa Croce, è stato “Il paradiso di Vincenzo”, in cui, guidato da Marco Pautasso, il folto pubblico ha potuto ripercorrere – con racconti, filmati e brani di spettacoli recitati dal vivo – la straordinaria carriera artistica di Vincenzo Gamna, dimostrando ulteriormente il valore di un uomo che tutti erano lì per ricordare e celebrare con affetto. I prossimi appuntamenti con “La Fabbrica delle Idee” sono “Cannibali” della compagnia Kronoteatro (martedì 21 giugno, Ex ospedale psichiatrico), l’imperdibile “Milite ignoto. Quindidiciotto” con cui il celebrato Mario Perrotta si confronta con la prima guerra mondiale (giovedì 23, Ex Ospedale Psichiatrico), “Emigranti” di Faber Teater (martedì 28, Ex ospedale psichiatrico), “La signorina Felicita ovvero la felicità” che vede il Teatro della Caduta omaggiare a suo modo Guido Gozzano (mercoledì 29, Ex Ospedale Psichiatrico), l’imprescindibile “Inferno” dei Babilonia Teatri, neo-vincitori del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia (giovedì 30, Ex Ospedale Psichiatrico)  e, infine, un ultimo omaggio a Vincenzo Gamna con il suo spettacolo del 2009, “Il prete giusto”, tratto dall’omonimo libro di Nuto Revelli, che andrà in scena a Carignano, al Teatro Comunale Cantoregi.Tutti gli spettacoli sono alle 21,45.

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