Cuneo – Un pomeriggio per certi versi storico, sicuramente emozionante, nella vita della Confindustria cuneese e nel suo essere testimone e stimolo nella cultura d’impresa: nel pomeriggio di lunedì 30, nella sede dell’associazione di categoria, si è tenuta l’intitolazione del salone di rappresentanza a Michele Ferrero, il fondatore del colosso dolciario creato ad Alba e cresciuto nel mondo. A scoprire la targa è stata Maria Franca Fissolo vedova Ferrero, con il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi; alla cerimonia erano presenti anche l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, presidente Ferrero, e Luisa, la vedova di Pietro, “il figlio che purtroppo non ho più”, ha detto la signora Maria Franca in un momento di commozione, ringraziando a nome della famiglia e di tutto il gruppo. Presente anche, in quella che è in assoluto una delle sue prime uscite pubbliche, il nuovo presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, designato a fine marzo e nei giorni scorsi confermato alla guida di viale dell’Astronomia: “L’Italia è bella perché in ogni provincia abbiamo una grande dimensione industriale – ha detto prima di entrare in sala -. In particolare oggi è bello essere qui per intitolare questa sala a Michele Ferrero, perché è un atto di rispetto e di riconoscenza che l’industria italiana e il Paese gli devono, per una grande eredità sia imprenditoriale sia culturale, che portiamo nella testa e nel cuore. Per me è un modello, e quindi oggi per me essere qui è un grande onore”.Un omaggio al più grande industriale che la nostra provincia e che tutta l’Italia abbia mai avuto, con la dedica del salone nella “casa” dove in questi 70 anni (gli stessi che compie anche il gruppo Ferrero) sono nate le strategie per industrializzare la Granda: questo lo scopo di Confindustria, il cui presidente ha auspicato che “l’esempio morale di Michele Ferrero guiderà i nostri imprenditori sui valori del lavoro, della centralità della persona, attenzione al territorio e massima qualità del prodotto”, sempre sull’idea che ha fatto grande la Ferrero, ovvero “lavorare, creare, donare”. “Confindustria Cuneo continuerà a lavorare accanto alle sue aziende – ha concluso Biraghi -, cercando di meritare ogni giorno il nome che questo salone ora porta”.
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