Brossasco – È stata presentato alla “Porta di Valle” il progetto “VéloViso”. Un momento per fare il punto, dire dove si è arrivati e soprattutto dove si vuole andare. Sono intervenuti Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo (Comune capofila del progetto Move), Bruno Caprioli dell’Agenzia comunicativa Mailander e gli operatori che da mesi lavorano alla costruzione di questo nuovo progetto che mette in rete l’intero territorio. La sfida di “Move”, cominciando da “VéloViso”, è quella di creare una destinazione turistica a tutto tondo mettendo in rete gli operatori locali, valorizzando al meglio le diverse offerte del territorio. In due anni di lavoro si è giunti a costruire un percorso ciclabile che, tra Italia e Francia, conta oltre 3.646 km complessivi. Solo sul versante italiano sono stati individuati 36 ciclabili delle tipologie più differenti: il cicloturismo, la strada, la mountain bike, la discesa tecnica. A fare questo importante lavoro di mappatura un pool di operatori privati, Daniele Orusa (Valle Varaita), Eleonora Monge (Valli Po e Infernotto), Roberto Ribero (Valle Grana), Raffaella Giordano (Valli Maira e Grana), che ha unito le proprie competenze.Una nuova guida è il frutto di questo impegno che è stato raccontato sino a oggi in alcune delle più importanti fiere europee e workshop (Utrecht, Monaco, Norimberga, Londra, Milano) dove migliaia di ciclisti, di operatori turistici e tecnici del settore, si sono ritrovati per progettare i tour 2018 e 2019. VéloViso” è il primo progetto a raccogliere intorno a sè il Saluzzese, Po, Varaita, Maira, Grana, Stura, Ubaye, Embrunais, Guillestrois e Queyras. 63 Comuni, 1.576 chilometri in Italia e 2.074 in Francia: oltre 3.600 chilometri per i cicloturisti, suddivisi in 72 itinerari. I Piani strategici del turismo ribadiscono oramai costantemente che progettare esperienze turistiche distintive richiede una forte integrazione delle diverse filiere produttive e la definizione di nuovi modelli di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. “È per questo che sei valli alpine del Cuneese hanno deciso di condividere una visione del proprio futuro – ha detto il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni -. L’abbiamo fatto volontariamente, senza incentivi economici e obblighi normativi, e anche questo, nell’Italia di oggi, è inusuale”. Negli ultimi anni, il lavoro intenso sui progetti transfrontalieri ha prodotto cospicui finanziamenti di cui circa 7 milioni di euro soltanto nel 2016. Non solo: “Il 27 marzo abbiamo sottoscritto il dossier di candidatura per un piano strategico da 9,5 milioni di euro”, ha aggiunto il sindaco di Saluzzo.