Cuneo – Fossano è di gran lunga il Comune della provincia con il maggior numero di metri quadrati di amianto su tetti, edifici, capannoni da bonificare. Sono ben 341.534 metri di amianto cosiddetto antropico, cioè usato nelle costruzioni e non presente in natura, che fanno parte degli oltre 1,4 milioni di metri quadrati di coperture in cemento-amianto presenti nella Granda. A seguire Savigliano con 200 mila metri quadrati e Alba con 181.419 metri, seguiti poi da Borgo San Dalmazzo dove la presenza è rilevante con 74.500 metri, Lagnasco con 41.765 metri e i 40 mila di Mondovì. Delle sette sorelle Cuneo è quella con minor presenza di materiale edile nocivo con 11.650 metri da bonificare. Intanto il Piano Regionale Amianto è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale il 1º marzo 2016, dopo 8 anni di attesa, e confermato dalla Giunta Regionale, in data 20 febbraio 2017, che ha deliberato un approfondimento relativo alla presenza di aree di cava e miniere inattive potenzialmente idonee, sotto il profilo tecnico, all’ubicazione di impianti autorizzati al conferimento di manufatti contenente amianto. In questo approfondimento sono stati presi in considerazione 1700 siti estrattivi inattivi (cave e miniere) segnalati dal Settore cave. È stata poi effettuata un’operazione di “screening” tenendo conto di elementi previsti dalla normativa (profondità della falda, aree esondabili, parchi, frane..) e sono risultate oltre 600 aree estrattive inattive che non presentano vincoli e che sarebbero potenzialmente di interesse. Tra queste 179 sono ubicate in provincia di Cuneo.L’elenco completo dei 179 siti delle possibili discariche in provincia e l’elenco dei metri quadrati di eternit da bonificare in provincia nel servizio con tutte le tabelle su La Guida in edicola e disponibile in formato digitale del 23 marzo.