Borgo San Dalmazzo – Tra gli sviluppi delle indagini legate al caso dell’assassinio di Salvatore Germanò, avvenuto nell’estate 2014, i Carabinieri hanno eseguito il sequestro di beni immobili e denaro di Giuseppe Ierinò (figlio di Vittorio, ex latitante della ‘ndrangheta, sotto processo per quell’omicidio) e della moglie Giuseppina Alì, pregiudicati residenti nel torinese. Sono accusati di essere a capo di un sodalizio composto da almeno una dozzina di persone che, attraverso rapine e furti, sostenevano anche la rete a copertura della latitanza di Ierinò. L’ammontare di quanto posto sotto sequestro si aggira intorno ai 600.000 euro, a fronte di redditi dichiarati molto modesti, mentre il tenore di vita della coppia era decisamente superiore.
