L’idea di costituire un parco fluviale nasce a Cuneo nel 1979 in risposta alla richiesta dei cittadini di ridurre il degrado causato dall’abbandono di alcune attività antropiche sorte a ridosso del torrente Gesso e del fiume Stura e di restituire una funzione sociale ai corsi d’acqua. A partire dal 1986, grazie al nuovo Piano Regolatore comunale, iniziarono ad essere attuati i primi interventi strutturali e individuate le aree di maggiore valenza ambientale. Nel 1999, facendo fronte alla necessità di intervenire per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, il Comune di Cuneo partecipò al progetto PRUSST (Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio) e nel 2003 deliberò l’approvazione del “Piano generale di coordinamento per la valorizzazione e difesa degli ambiti fluviali del Gesso e dello Stura“. Dopo di che, l’Amministrazione si impegnò a promuovere in Regione Piemonte la creazione del Parco fluviale di Cuneo.
Fu così che il 19 febbraio 2007, con legge regionale n. 3/2007, la regione Piemonte istituì il Parco fluviale Gesso e Stura, la cui zona di tutela si estendeva per 1500 ettari lungo le aste del Gesso e dello Stura, nel tratto di competenza del Comune di Cuneo. Dopo solo 4 anni arrivò la prima estensione, sui con l’approvazione di una legge regionale che ampliò l’area protetta del Parco fluviale sul territorio dei comuni di Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Vignolo e Sant’Albano Stura, andando a ricomprendere una superficie di circa 4500 ettari, 60 chilometri di fiume e una popolazione di oltre 90.000 abitanti nei 10 comuni, rappresentando sempre più una cerniera di collegamento tra area montana e pianura.
Infine, di più recente istituzione l’ultimissimo ampliamento, che ha dato origine al Parco così come lo conosciamo adesso. Nel 2019 la Regione Piemonte ha infatti sancito l’attuale assetto del territorio del Parco fluviale Gesso e Stura, cambiando anche denominazione e status dell’area riconosciuta oggi come “Parco naturale Gesso e Stura”. I quattro Comuni che di conseguenza sono entrati a far parte del territorio del Parco sono Fossano, Trinità, Salmour e Rittana, che portano a 14 il totale degli enti che concorrono al progetto di tutela e salvaguardia. Con questo ultimo ampliamento, il Parco raggiunge un’estensione di 5.500 ettari, 70 chilometri di fiume e una popolazione totale pari a 120.000 residenti.