Sarebbero le immagini estrapolate dalla telecamera posizionata nell’atrio della canonica della parrocchia di San Dalmazzo ad incriminare S. N., cittadino di origine marocchina, che la sera del 29 novembre 2022 si sarebbe introdotto all’interno della canonica per rubare i soldi, circa 130 euro fra banconote e monete, conservati in un cassetto della scrivania nell’ufficio di segreteria dove prestano il loro servizio alcuni volontari. È stata proprio una volontaria in servizio la mattina del 30 novembre ad accorgersi del cassetto divelto e dell’ammanco di soldi e a chiamare subito don Mariano e don Paolo, rispettivamente parroco e viceparroco in servizio nella parrocchia da pochi mesi. “Era venuto quello stesso pomeriggio dopo le 18 a chiedere dei soldi e gli avevo detto che i nostri aiuti vengono distribuiti tramite la Caritas”, aveva riferito in aula il viceparroco dicendo di conoscere di vista quell’uomo perché girava spesso da quelle parti. Insieme al Carabiniere che intervenne per il sopralluogo, i due sacerdoti diedero un primo sguardo alle immagini registrate dalla telecamera; oltre al primo passaggio riferito dal viceparroco, si vedeva una persona col capo coperto da un cappuccio suonare poco dopo le 19, entrare nella canonica e uscirne dopo circa venti minuti. “La porta esterna non era forzata ma per aprirla bastava un oggetto laminato – aveva riferito in aula il Carabiniere che aveva svolto gli accertamenti -, il cassetto della segreteria invece era stato forzato. Ho riconosciuto il soggetto perché è persona nota agli uffici, lo avevo già arrestato in passato. A casa sua durante la perquisizione non trovai ovviamente i soldi, ma trovai gli indumenti comparabili con quelli che si vedevano nelle immagini, un giubbotto scuro con una tasca grigia e sotto una maglia con la bandiera americana”. Il processo è stato rinviato all’11 maggio per il completamento dell’istruttoria e la discussione.





