Sala Varco gremita, ieri sera, per la presentazione ufficiale della Rete Civica della Granda, la nuova realtà politico-culturale che si affaccia sulla scena provinciale. Un progetto che si propone come “cantiere aperto”, con l’obiettivo di unire esperienze civiche diffuse sul territorio in nome di un percorso comune e valori come solidarietà, partecipazione, riformismo ed europeismo.
A presentarla, ieri sera, Marco Bertone, che ha illustrato il “manifesto” fondativo: “Il programma è un elenco di punti ma da solo non basta a tenere insieme, serve un’idealità condivisa. Non siamo neutri, ma responsabili verso la nostra comunità”. Questo il punto di partenza della nuova rete, collocata nell’area civica progressista e distante da sovranismi e nazionalismi.
La Rete Civica si definisce come un laboratorio diffuso, per il momento senza organigramma, destinato a crescere con una serie di incontri sul territorio – da Alba a Mondovì, passando per Savigliano – per raccogliere adesioni e idee. Un modello, spiegano i promotori, che guarda più alla partecipazione dal basso che alla costruzione di un apparato tradizionale, senza riferimenti a partiti già presenti sul territorio.
L’apertura della serata è stata dedicata a un confronto sul tema dei trasporti, con interventi di Gianluigi Miazza (Interporto di Vado), Paolo Milanesio, Livio Avagnina (Bus Company) ed Elio Beccaria, consigliere comunale di Cuneo Civica. Poi il microfono è passato ai rappresentanti dei territori: Stefania D’Ulisse, capogruppo in consiglio comunale di Cuneo Democratica e Solidale e consigliera provinciale, Franco Demaria, sindaco di Saluzzo, Mirella Brizio per Fossano e Stefano Bergesio per Bra, a testimoniare il radicamento della rete in più aree della provincia.
Amministratori, consiglieri e politici

In platea, una presenza politica trasversale: la sindaca Patrizia Manassero con diversi assessori, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione (assenti però i consiglieri di Centro per Cuneo), consiglieri regionali, il segretario provinciale del Pd Davide Sannazzaro, oltre a rappresentanti di Avs e Azione. Un parterre che conferma l’interesse verso questa nuova iniziativa civica, sia da parte dei possibili alleati in vista delle prossime elezioni comunali che da parte dei possibili avversari politici, in attesa di capire se il cantiere avrà fondamenta solide per diventare anche una casa comune per realtà diverse nel campo progressista.
“Civici”, ma non neutrali
Stefania D’Ulisse e Marco Bertone hanno ribadito la volontà di non trasformare la rete in un partito, ma in un luogo di dialogo e confronto: “Siamo una rete ampia – hanno spiegato – che accoglie chi si riconosce nei nostri ideali, non nelle ideologie. Non prendiamo ordini da Roma o da Torino, ma ascoltiamo i territori partendo dalle esigenze reali”. Il sindaco di Saluzzo, Franco Demaria, ha chiuso la serata con un richiamo alla partecipazione: “Oggi si parla alle curve e si svuotano le tribune. La politica deve tornare tra la gente, per riempirle di nuovo”.





