Il consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno riguardante la “Strategia Nazionale per le Aree Interne”. Durante l’assemblea il documento è stato integrato e rafforzato nei contenuti con proposte orientate alla valorizzazione dei territori montani e rurali.
Le aree interne sono i territori del paese più distanti dai servizi essenziali (quali istruzione, salute, mobilità), a forte rischio spopolamento (in particolare per i giovani), e dove la qualità dell’offerta educativa risulta spesso compromessa.
L’Ordine del Giorno prende spunto dall’incontro “Rapporto Montagne Italia 2025”, tenutosi il 28 agosto scorso a Borgo San Dalmazzo, promosso da Uncem e dall’Amministrazione comunale.
Il documento approvato dal Consiglio comunale sottolinea la necessità di contrastare ogni forma di rassegnazione rispetto al fenomeno dello spopolamento, promuovendo invece politiche attive, investimenti mirati e una visione generativa per il rilancio delle aree interne, che coinvolgono oltre 13 milioni di cittadini italiani, pari al 23% della popolazione, distribuiti sul 60% del territorio nazionale, comprese le valli, i territori montani e collinari del Cuneese.
Tra le richieste avanzate, figurano l’inserimento di risorse certe nella legge di bilancio 2026, il rafforzamento della cooperazione tra aree urbane e montane, e l’integrazione del Psnai con le altre strategie nazionali e regionali, come quella forestale e quella delle Green Community.
“Ringrazio Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Daniele Saia, sindaco di Agnone, presidente della Provincia di Isernia e componente della Cabina di regia per le aree interne in rappresentanza dell’Upi (Unione Province d’Italia, ndr), per la collaborazione preziosa che hanno offerto nella stesura degli emendamenti al documento approvato dal nostro consiglio comunale – ha dichiarato la sindaca Roberta Robbione –. Il tema delle aree interne non riguarda solo la montagna, ma la tenuta democratica e sociale del Paese. È nostro dovere, come amministratori locali, contribuire con determinazione e visione alla costruzione di politiche pubbliche che restituiscano dignità, servizi e opportunità a chi abita questi territori”.
L’Ordine del Giorno sarà trasmesso al presidente del Consiglio dei Ministri, al presidente della Regione Piemonte, al presidente della Provincia di Cuneo, ai parlamentari e ai consiglieri regionali eletti nel territorio provinciale.





