La Città di Alba, in accordo con il Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale Emilio De Vitto, quest’anno ripropone “Valelapena! Mercatino delle produzioni ristrette: cibo, artigianato e idee dell’Economia Penitenziaria e della Legalità” con il coordinamento del Consorzio CIS, che realizza da oltre vent’anni interventi per l’integrazione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale interna ed esterna.
L’appuntamento è domenica 5 ottobre in piazza Elvio Pertinace dalle ore 10 alle ore 19 all’interno del Mercato della Terra. Il mercatino era stato proposto più volte tra il 2011 e il 2019, sempre nel giorno del Palio degli Asini.
L’iniziativa vuole essere una vetrina delle economie penitenziarie e delle tante attività di integrazione sociale presenti nelle diverse realtà penitenziarie e sui territori. Attraverso un momento pubblico si vuole valorizzare il lavoro svolto dalle persone detenute nelle carceri o all’esterno e, più in generale, dare evidenza delle azioni intraprese sui temi della legalità e dell’integrazione sociale delle persone con problemi di giustizia, nonché sensibilizzare i cittadini, ma anche le imprese, sul valore di tali iniziative.
Il sindaco Alberto Gatto e l’assessora alle Politiche sociali Donatella Croce: “Siamo molto felici di accogliere nuovamente il mercatino Valelapena, che dopo alcuni anni di pausa torna a vivere e ad animare la nostra comunità. Questa iniziativa ha un grande valore sociale e culturale: attraverso i prodotti realizzati dai detenuti di diversi istituti penitenziari, non solo piemontesi, ci ricorda quanto sia importante offrire percorsi di riscatto e di reinserimento, fondati sul lavoro e sulla creatività. Il ritorno di Valelapena è per noi anche un buon auspicio per il futuro del carcere di Alba, che, una volta conclusi i lavori di ristrutturazione, dovrà tornare a essere un punto di riferimento per le proposte formative e rieducative rivolte ai detenuti. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova edizione e invito i cittadini a partecipare numerosi”.
“La manifestazione – spiega il Garante comunale Emilio De Vitto – vuole ridurre quella distanza, soprattutto culturale ma anche fisica, che esiste tra la cittadinanza ed il sistema penale della giustizia, alimentata da stereotipi, pregiudizi, paure. Permettere ai cittadini di vedere e conoscere cosa si fa in carcere significa contribuire a modificare visioni e preconcetti. Significa poter costruire ponti tra il dentro ed il fuori che sostengano l’integrazione, riducano la recidiva, aumentino la consapevolezza che è necessario prendersi “cura”, perché il beneficio è per la collettività, più sicura, più inclusiva, e non solo per le persone ristrette”.
L’evento è organizzato con il patrocinio di Città di Alba e Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, con la collaborazione di Casa di Reclusione “G. Montalto”, Mercato della Terra Slow Food, studenti delle scuole superiori di Alba – Istituto Umberto I°, Liceo artistico P. Gallizio, Liceo classico G. Govone – e con il contributo della Fondazione CRC.





