Poco più di tre anni fa Marco Ruzzi pubblicava un voluminoso saggio dedicato alla storia del rugby in Italia e a Cuneo in particolare. Da storico l’autore non riduceva però le proprie osservazioni solo a una cronologia di avvenimenti. Si preoccupava invece di mantenere un ampio orizzonte che non solo sottolineasse i rapporti tra eventi storici del secolo scorso e attività agonistica, ma anche mettesse in evidenza il ruolo formativo e sociale che si assumeva la pratica sportiva. Non importa se poi per qualche decennio questo compito venne strattonato e piegato all’ideologia dominante. Ciò anzi andava a confermare le potenzialità insite nello sport.
Un analogo sguardo capace di non chiudersi negli angusti, seppur curiosi, spazi della cronaca ha retto un convegno organizzato, non a caso, dall’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea di Cuneo in occasione del 45° anniversario della presenza del rugby a Cuneo. Nel testo ne vengono proposti gli atti.
“Lo sport non è solo una pratica fisica e competitiva, ma un potente strumento di aggregazione sociale, di costruzione di identità collettive e di trasmissione dei valori” dice Gigi Garelli, direttore dell’Istituto stesso.
Così non stupisce che i tre interventi riportati negli atti vadano a considerare proprio quegli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso non restringendo lo sguardo al rugby. L’attenzione per questo sport che torna ad affermarsi a Cuneo in quei decenni è riletto nel contesto sociale e culturale della città e dell’intera nazione in una complessa e ricca rete di interazioni di più aspetti “dalla politica alla comunicazione, dall’istruzione all’economia, dai costumi al linguaggio”, si dice in apertura il primo saggio
Gli fanno eco gli accenni successivi alla storia del rugby, ma soprattutto l’intervento sulla Cuneo di quegli anni che vive un periodo cruciale di fermento e di cambiamenti. Il tempo libero e le aspettative delle giovani generazioni fanno da corollario alla “passione che non passa mai” per il rugby e alle testimonianze verbali e fotografiche che completano questa pubblicazione.
Rugby una passione che non passa mai
Marco Ruzzi
Primalpe Editrice
13 euro