A poco più di un anno dalla fine del Pnrr, sulle infrastrutture monitorate dal Rapporto OTI Piemonte 2025 emerge un quadro in chiaroscuro. Se sono infatti 11 su 67 le opere monitorate che registreranno avanzamenti rilevanti o saranno completate nel corso di quest’anno, salgono da 16 a 22 quelle che hanno subito un ritardo, mentre scendono da 9 a 5 quelle in grave ritardo. Passano poi da 30 a 31 le infrastrutture in linea con il programma, e cresce anche il numero complessivo di opere monitoratedall’Osservatorio Territoriale Infrastrutture, grazie all’aggiunta della Tangenziale di Carmagnola e del Quadrante casalese per lo sviluppo logistico. Scendono infine da 12 a 8 le opere in fase di proposta progettuale.
Queste le principali evidenze del rapporto Oti Piemonte 2025 di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte presentato a Cuneo questo pomeriggio, presso Confindustria Cuneo.
Per quanto riguarda il cuneese sulla A33 Asti-Cuneo entro fine anno sarà completata la tratta Verduno-Cherasco; a giugno in funzione la nuova canna del tunnel del Colle di Tenda. Ci potrebbero essere anche i via agli espropri per la variante di Demonte secondo l’assessore Gabusi.
“Il Rapporto OTI Piemonte 2025 offre una fotografia chiara della situazione infrastrutturale della nostra regione: un sistema in evoluzione, con investimenti significativi più di 27 miliardi entro il 2033 e progressi tangibili, ma anche criticità da affrontare con determinazione. Le infrastrutture sono la spina dorsale della competitività territoriale e della crescita economica, e il Piemonte, con la sua posizione strategica e i suoi collegamenti internazionali, deve saper cogliere questa opportunità – ha spiegato Cristina Manara, responsabile Oti Piemonte di Confindustria Piemonte – dobbiamo garantire tempi certi per la realizzazione delle opere, migliorare la logistica, potenziare l’intermodalità e puntare sulla sostenibilità. Solo così potremo rendere il Piemonte una vera piattaforma infrastrutturale europea. Confindustria Piemonte continuerà a lavorare affinché il dialogo tra istituzioni e imprese sia costante e produttivo, con l’obiettivo di trasformare questi progetti in realtà concrete a beneficio di tutto il territorio”.