Un tartufo da 565 grammi di peso è quello premiato oggi alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba come “Tartufo Reale”, al miglior tartufo cavato tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato, premiato da Reale Mutua, storico sponsor della Fiera. La diciottesima edizione ha premiato TartuFAYE per un Tuber magnatum Pico davvero eccezionale: ottima struttura e assoluta freschezza, originario della valle Bormida, dai profumi, definiti nobili, di aglio, miele e con una marcata nota finale di fungo.
Stefano Cometti, presidente della giuria composta dagli esperti giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, ha consegnato il riconoscimento a TartuFAYE rimarcando come “quest’anno più che mai è stata difficile la selezione, dal momento che tutti i tartufi presentati condividono ottime e simili proprietà tattili e organolettiche, cresciuti in profondità per difendersi dalle prime gelate, all’ombra di pioppi e tigli, in terreni argillo-marnosi”.
Hanno concorso al premio anche un piatto da circa 800 grammi proposto da Curzietti, il classico “tartufo-gemello” molto apprezzato dagli esperti, composto da due tartufi diversi adesi lungo un unico piano di congiunzione, e ancora presentati da Curzietti: rispettivamente 378 e 305 grammi di densità importante, plurilobati e dal sentore di aglio molto marcato.
La famiglia Ronzato ha presentato un esemplare plurilobato da 280 grammi e infine, ultimo in concorso per dimensione – ma non per questo meno buono –, il Tartufo Bianco d’Alba da 148 grammi proposto da Sebastiano Tartufi Grand Cru, molto strutturato e con un’intensa fragranza di crosta di pane, “firmato” dal cane che lo ha scovato con un’unghiata. Tutti esemplari di grande pregio, ciascuno con la propria storia.