Ceva – Oltre cento Carabinieri sono stati impegnati, nella giornata di ieri (martedì 21 marzo), nelle zone di Ceva, Bagnasco e Nucetto lungo il corso del fiume Tanaro. I militari, da Piemonte e Valle d’Aosta, insieme a numerosi volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri (sezioni di Alba, Bra e Canale) sono stati impegnati in un’esercitazione di Protezione civile mirata a testare la funzionalità e l’efficacia dei sistemi di allertamento del comando provinciale di Cuneo, i tempi di reazione dei reparti di rinforzo regionali, l’adeguatezza dell’assetto logistico.
“È stato ipotizzato – spiegano i Carabinieri – uno scenario nel quale, a causa di ingenti piogge, si registrava una esondazione del fiume Tanaro, facendo ritenere possibile un allagamento delle aree più esposte nel territorio di Ceva, Bagnasco e Nucetto. Il dispositivo è stato attivato alle 6.30 con il primo allarme proveniente da Bagnasco e Ceva e con la conseguente attivazione del ‘Piano di gestione delle emergenze di protezione civile’ della Legione Piemonte e Valle d’Aosta. Sin dalle fasi immediate sono state dislocate sul territorio dei Comuni interessati le pattuglie della Compagnia di Mondovì e sono stati costituiti i posti di controllo avanzato. Intorno alle 9 le prime pattuglie di rinforzo, provenienti da tutti i comandi provinciali di Piemonte e Valle d’Aosta, oltre alla colonna logistica proveniente da Torino, dalla caserma di piazza Carlina, hanno raggiunto la zona interessata e sono state dislocate sul territorio. Gli obiettivi erano quelli di assicurare il primo soccorso alle popolazioni colpite, evitare l’accesso all’area interessata di ulteriori persone e veicoli cinturando la zona colpita dall’ipotizzata alluvione e prevenire e reprimere azioni di sciacallaggio contro le abitazioni sgomberate”.
Al termine dell’esercitazione il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giuseppe Carubia, ha fatto il punto sui risultati alla compagnia di Mondovì.
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