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Venerdì 19 aprile 2024

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Biodigestore, “Chi ha garantito sui quantitativi di rifiuti?”

L'istituzione di una commissione d'inchiesta, proposta avanzata dal consigliere Boselli, sarà discussa in consiglio comunale lunedì 27 febbraio

La Guida - Biodigestore, “Chi ha garantito sui quantitativi di rifiuti?”

Cuneo – “La richiesta di una commissione di inchiesta è finalizzata a raccogliere gli elementi e le informazioni atte a chiarire le procedure e le attività messe in atto da tutti gli enti preposti per la richiesta del finanziamento Pnrr per il biodigestore”.
Stasera, giovedì 23 febbraio, si è riunita in sala Vinaj la Commissione Statuto e Regolamenti per discutere la proposta di delibera “Istituzione Commissione Consiliare temporanea speciale e d’inchiesta Articolo 19 del Regolamento del Consiglio Comunale” presentata dal capogruppo degli Indipendenti Giancarlo Boselli.
“Come è stato possibile ottenere un finanziamento così rilevante senza avere i quantitativi di rifiuti minimi indispensabili per far funzionare questo impianto – ha spiegato Boselli -. A nostro avviso è evidente che c’è qualcosa che non va, bisogna andare a fondo e capire chi ha garantito il quantitativo. La commissione chiederà di vedere tutta la documentazione per capire chi ha firmato le richieste e chi ha garantito che ci sarebbero state determinante condizioni, richiesta di accesso agli atti che ho già ufficializzato al presidente del consiglio come gruppo Indipendenti. Una commissione sarebbe però la via più giusta, più trasparente e più condivisa per sciogliere i dubbi che ci sono, non siamo infatti affatto convinti che le modalità siano state seguite in modo preciso. Consiglierei alla maggioranza di far passare la nostra delibera, perché il non farla passare aumenterebbe ancora di più i dubbi e i sospetti che le cose non siano state fatte bene”.
Richiesta condivisa dal consigliere Giuseppe Lauria: “Io non sono dispiaciuto che qualcuno abbia richiesto delle risorse, sono però interessato a conoscere le modalità con le quali vengono esplicitate  alcune azioni. Sono disturbato dal fatto che sul biodigestore ci sia un forte pressione in una direzione esercitata da chi sappiamo bene e dall’anomalia rappresentata dal fatto che la sindaca abbia posizioni subalterne. Sono poi interessato anche alla questione che afferisce alle modalità con le quali i tecnici e i funzionari realizzano alcuni percorsi. Credo che il voto che si rappresenterà in consiglio comunale sarà negativo, ma devo dire che questa occasione è utile perché chiarisce che oggi più cha mai ci sia un rinnovato bisogno di un nuovo rapporto tra le parti e mi rivolto alla maggioranza. Questa consiliatura è nata sotto una cattiva stella e la sindaca ha dato adito a farmi pensare che, pur essendo una straordinaria persona, non sia all’altezza del ruolo. Questa richiesta potrà aiutare a ricercare nuovi modi di confronto”.
Richiesta appoggiata anche dal consigliere Ugo Stulese (Beni Comuni): “Noi siamo stati accusati dai partiti della destra liberista di avergli rubato il campo perché siamo contrari a un investimento pubblico. In realtà il problema di fondo attiene ad altre due questioni: primo il noto problema della garanzia della quantità e dei documenti che dovrebbero parlare di questa garanzia, secondo esiste un documento redatto dai medici dell’ambiente in cui non viene escluso il biodigestore come cosa dannosa, ma che lo classificano come intervento di seconda scelta dietro a quello del compost puro e semplice”. La delibera sarà discussa in Consiglio comunale lunedì 27 febbraio. Se approvata si procederà con la nomina della commissione che, come previsto dal regolamento (art. 19), avrà una durata 90 giorni (prorogabile per altri 60) e sarà costituita da 5 consiglieri comunali di cui 2 in rappresentanza della minoranza così come la presidenza.
Si tratta della seconda richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta presentata nel Comune di Cuneo, la prima era stata firmata dal consigliere Giuseppe Lauria in merito e si riferiva al Cinema Fiamma.

 

 

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