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Giovedì 25 aprile 2024

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Difendersi strenuamente senza dimenticare l’etica

“Coscienze smarrite” la discesa nell’abisso di un avvocato che da difensore si trova a essere imputato

La Guida - Difendersi strenuamente senza dimenticare l’etica

Un thriller giudiziario la cui prima preoccupazione non è inanellare fatti quanto narrarli con finezza. Claudio Streri è avvocato di professione e scrittore per passione. Le due attività vogliono andare a braccetto in questo romanzo. I fatti, essenziali per il buono e giusto esito di un’indagine e conseguente processo, vanno raccontati. La narrazione è la forma con cui un fatto appare nell’intervento di un avvocato. È la modalità con cui gli elementi a carico o discarico di un indagato si rendono presenti ai giudici.
L’avvocato Andrea Salani, già al centro del precedente romanzo, sottolinea come le ricostruzioni degli stessi fatti possano essere del tutto differenti l’una dall’altra. E non è semplicemente questione di verità o falsità. Per questo allorché deve mettere insieme le varie versioni pensa di “dare sapore alla discussione finale” facendo riferimento a un film di Kurosawa.
Del resto, a parte l’omicidio iniziale, non ci sono eventi a segnare svolte. Tutto procede secondo una narrazione lineare che guida verso l’abisso. Un giallo di ordinaria procedura giudiziaria con tappe segnate, anticipate addirittura dallo stesso protagonista che si trova a vivere una situazione paradossale: da difensore diventa imputato. Lui conosce bene queste tappe, ma non le ha mai sperimentate sulla propria pelle. Qui sta la differenza che dà senso all’unica svolta esistenziale prima che narrativa, quella del 28 luglio 1993, quando Andrea Salani finisce in carcere.
La trama è legata a una società edilizia con intrallazzi con la mafia. Ma l’autore sposta l’attenzione sull’avvocato che suo malgrado e a sua insaputa viene coinvolto. Di lui coglie lo smarrimento davanti alla nuova condizione di accusato per concorso in riciclaggio, lo sgretolarsi della vita, la valanga di pensieri tra l’irrazionale incredulità e la ragione che comprende il percorso che l’attende. Infatti il percorso di Salani è un tentativo di giocare d’anticipo rispetto a chi lo vorrebbe morto o a chi, per lavoro, cerca prove a suo carico. Si trova nell’angosciante posizione di essere dall’altra parte del tavolo di interrogatorio, senza saperne il perché, ma ben conoscendone i meccanismi.

Il titolo parla di coscienza.  Tante volte Salani deve fare i conti con essa, sfiorando il relativismo etico, pur mantenendo sempre un rigore morale che lo mette in croce, facendogli rifiutare soluzioni più sbrigative.
In fondo la sua vicenda è solo un anticipo di quanto sta per affiorare nell’Italia di Tangentopoli, degli attentati mafiosi di Roma e Firenze, della nuova era politica che fa rimpiangere gli anni delle lotte, cui lo stesso Salani ha partecipato, ma anche quell’appello alle coscienze che, davanti a certi fatti saranno anche smarrite, ma certo sono rette.

 

Coscienze smarrite
di Claudio Streri
ArabaFenice
18 euro

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