Penelope resta a casa, tesse e disfa la tela per vent’anni. Sono gli anni in cui il suo consorte Ulisse combatte in una terra lontana, sotto le mura di Troia, e poi vaga tra Egeo e Mediterraneo, cercando se stesso e la via di casa. Sono tempi in cui il viaggio è dell’eroe, la chiamata all’avventura un’esclusiva dei maschi.
Per questo, nonostante il confronto inevitabile con la figura mitica di Penelope – centro di gravità permanente, indispensabile a un marito che gira come una trottola – il vero alter ego di Samantha Cristoforetti oggi in realtà è Ulisse, campione di intelligenza pratica e di curiosità, di spinta all’esplorazione e sete di conoscenza.
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