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Martedì 16 aprile 2024

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Le riflessioni di Mauro Calderoni, segretario provinciale PD, in merito alle elezioni provinciali

"Il trionfalismo delle forze al governo della Regione appare più che altro il sintomo di uno scampato pericolo..."

La Guida - Le riflessioni di Mauro Calderoni, segretario provinciale PD, in merito alle elezioni provinciali

Cuneo – In merito alle recenti elezioni provinciali, riceviamo e pubblichiamo queste riflessioni di Mauro Calderoni, segretario provinciale del PD.

“Sulle elezioni provinciali ho atteso pazientemente i dati ufficiali, arrivati da Alba con un certo ritardo, poi ho letto con attenzione tutte le dichiarazioni delle personalità più eminenti del Centrodestra provinciale e, sinceramente, mi pare che qualcosa non torni nelle versioni ufficiali.
La storia non si fa di certo con i se, ma il trionfalismo delle forze al governo della Regione, appare più che altro il sintomo di uno scampato pericolo, un grande respiro di sollievo insomma. D’altronde se, in una Granda che politicamente è notoriamente orientata a destra, è dovuto scendere in campo nientemeno che Alberto Cirio, è chiaro il segnale che da quella parte del mondo politico qualcosa non va.
La lista larga costruita dal centrosinistra ed aperta ai contributi di personalità moderate evidentemente preoccupava ed a ragion veduta, avendo fatto un ottimo risultato classificandosi al primo posto. In una provincia profondamente cambiata, rispetto alla precedente tornata elettorale, non è un risultato scontato, né di poco conto. Oggi Alba e Fossano sono governate dal centrodestra, Mondovì al momento è saldamente “Costiana”, mentre Savigliano sembra aver in parte privilegiato un inedito asse con i piccoli Comuni.
Per una manciata di voti è addirittura sfuggito il sesto consigliere, a conferma del fatto che un’elezione di secondo livello andrebbe affrontata seguendo logiche politico-territoriali e non partitiche o peggio personalistiche, come ha ribadito anche il Presidente secondo cui “un ente di secondo livello non può essere governato a colpi di maggioranza”.
Alla luce di questi risultati, bene ha fatto il Partito Democratico a farsi generosamente interprete di un’azione di ascolto e coinvolgimento di tutti i territori e di tante sensibilità che ha registrato l’adesione di amministratori e territori stanchi di eccessive pressioni dovute alle continue scosse di riassestamento degli equilibri in casa FI, Lega e FdI. Ha così conseguito il più alto indice di gradimento nelle urne anche da elettori dati aprioristicamente su posizioni distanti dalle nostre.
La stessa Azione mi pare di intuire che registri nelle urne qualche defezione importante e non prevista prima del voto, a conferma che più che contarsi sarebbe stato meglio rafforzarsi a vicenda e consolidare l’asse che governa il capoluogo, anche in vista del prossimo appuntamento elettorale.
Ringrazio tutte le candidate ed i candidati per l’impegno profuso. Grazie anche a tutte le amministratrici e gli amministratori che hanno creduto in un progetto di rappresentanza rispettoso delle specificità dei territori, a conferma che le differenze sono elemento di ricchezza e non di distinzione, specie laddove producano sintesi positive.
Nei prossimi giorni e prima del consiglio di convalida, con Marco Fino coordinatore di Monviso in Movimento, incontreremo il Presidente Borgna per capire insieme come dare voce e gambe alle istanze de La Nostra Provincia che tanto apprezzamento ha ricevuto nelle urne”.

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