Due fratelli, quello tranquillo e quello inquieto e ambizioso, un villaggio in Norvegia, un sogno di successo e diversi segreti di famiglia, anni prima, a lungo nascosti. Roy gestisce una piccola stazione di servizio in franchising nel paesino dov’è nato ed ha vissuto, un posto sperduto, isolato, sulle fredde montagne a Nord della Norvegia. Dopo quindici anni lontano da casa, passati a cercare di diventare qualcuno in America, suo fratello minore Carl, quello tanto inquieto quanto brillante e bello, torna a casa insieme alla moglie, Shannon, originaria delle Barbaados. Carl è tornato col suo sorriso spavaldo e con un’idea strampalata e grandiosa: costruire un albergo ad alta quota i cui soci sarebbero stati tutti i paesani. Un progetto ambizioso e costoso che secondo lui avrebbe trasformato il paese. Ma insieme a Carl torna anche il passato, quel passato fatto di pianti, risse, e quell’incidente, quello in cui la Cadillac di famiglia precipitò nel dirupo vicino a casa con dentro il padre e la madre di Roy e Carl. Quel passato fatto di segreti, non detti, che emerge piano piano, passo dopo passo, a comporre una storia complicata, dura da digerire. Non c’è un caso da risolvere ma la storia viene interamente raccontata da Roy che dentro di sé ne conosce già l’epilogo. Ritmato e con la capacità tipica di Nesbo di creare personaggi e situazioni con pochi tocchi semplici, non banali, il libro affascina e non si riesce a staccarsi dalla lettura, con una tensione tenuta sempre accesa. La famiglia così come certi legami che vanno oltre il sangue, se sottoposti a prove molto forti, possono fortificarsi al punto da diventare un vero enigma, tanto indissolubili quanto insondabili.
Il fratello
di Jo Nesbo
Einaudi
22 euro