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Martedì 23 aprile 2024

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“Noi studenti non siamo dei pacchi”

I rappresentanti delle scuole superiori dei 22 istituti della provincia di Cuneo scrivono al prefetto di Cuneo

La Guida - “Noi studenti non siamo dei pacchi”

Cuneo – Con una lettera scritta al prefetto Cuneo, Fabrizia Triolo, i rappresentanti delle scuole superiori dei 22 istituti della provincia di Cuneo si esprimono sull’ipotesi di tornare a scuola con doppi turni. I rappresentanti con una lettera che già dal titolo esplicita bene cosa pensano “Noi studenti non siam die pacchi” elencano le maggiori criticità sulla possibilità avanzata della Regione Piemonte per affrontare la riapertura dal 7 gennaio. Problemi di studio, di sovrapposizione di orario, di pasti e di trasporti, l’argomento su cui la Regione poteva e può fare molto e decidere. Due le proposte avanzate: le settimane alternate con minor presenza di studenti nella scuola e il potenziamento della rete dei trasporti.

Ecco la lettera firmata:

Alla cortese attenzione del Prefetto di Cuneo

In merito alla previsione di riapertura in gennaio ed alla conseguente distribuzione degli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado secondo il sistema dei doppi turni (8-14,10-16) vorremmo esprimere il nostro parere (comprensivo di quello degli studenti dei nostri istituti) sulla questione.
I problemi da noi evidenziati sono i seguenti:
– Problemi con lo studio: Molti studenti faticherebbero a trovare il tempo per lo studio se dovessero tornare a casa nel tardo pomeriggio. Lo studio non è infatti un’attività che si può svolgere quando si ha un momento libero ma necessitadi tempo continuato di concentrazione. Per i maturandi il problema sarebbe ampliato poiché preparare un esame èun’attività che richiede molto tempo e non si può fare un po’ alla volta.
– Problemi relativi alle lezioni pomeridiane e progetti extrascolastici: Tanti istituti della nostra provincia hanno le lezioni anche al pomeriggio. Questo porterebbe le lezioni a finire a delle ore molto tarde per gli studenti del secondo turno. Molti istituti propongono progetti extra rispetto all’attività scolastica, quando avremmo il tempo di portarli avanti?
– Problemi con i pasti: Negli istituti superiori non è presente una mensa scolastica e pertanto ci chiediamo come la Regione abbia pensato di risolvere il problema sia organizzativo che economico. Anche ipotizzando una distribuzione di pasti nelle scuole da parte della Regione vorremmo ricordare che nelle scuole superiori non è previsto uno spazio adatto a far pranzare a debita distanza 500 studenti o più.
– Trasporti e orario di fine lezione : Per molti studenti risulterebbe scomodo se non impossibile raggiungere l’istituto in orario per l’inizio delle lezioni e comunque tornare a casa in tempo utile per lo studio. Chi assicurerà che non vi siano studenti che, dovendo prendere coincidenze di mezzi, vengano “lasciati per strada”? Chi tutelerà la loro incolumità o chi sarà responsabile di eventuali problemi a studenti durante il rientro?
Per molti di noi uscire alle 16.00 vorrebbe dire arrivare a casa tra le 17 e le 17,30 (e per alcuni anche oltre). Quando avremo il tempo di studiare, di approfondire, di fare i compiti (diritto all’apprendimento)… e lasciatecelo dire: anche di avere momenti di svago (diritto alla vita) ?
Al contrario, pensiamo che la cadenza a settimane alterne e comunque con la possibilità di seguire i giorni laboratoriali (ovvero quei 2-3 giorni nei quali vi sono attività laboratoriali) abbia alcuni vantaggi:
Minor numero di persone presenti: Adottando la modalità a settimane alterne si otterrebbe un numero effettivo dipersone presenti nell’istituto nettamente inferiore alla modalità con doppio turno e si eviterebbero potenziali assembramenti.
Risoluzione di problematiche relative ai trasporti: Adottando la modalità a settimane alterne probabilmente si risolverebbero anche i problemi sui mezzi di trasporto che peraltro avrebbero dovuto essere potenziati fino da settembre.
Non riusciamo a capire perchè la modalità a settimane alterne (o con la possibilità di effettuare i soli giorni con attività laboratoriali) non sia stata presa in considerazione anche solo come sperimentazione nel mese di gennaio.
Inoltre, benché la scuola ricopra un ruolo centrale nella nostra vita, è bene lasciare spazio a tutte quelle attività che ci permettono di crescere come persone e sviluppare i nostri interessi. Non siamo completamente sicuri che un sistema a doppi turni in cui sono gli orari scolastici a dettare la nostra organizzazione soddisfi queste nostre esigenze.
Pertanto ci rivolgiamo alla S.V. per farsi portavoce delle esigenze di studenti e famiglie e la ringraziamo fin da ora perl’attenzione che siamo certi avrà per noi.

Gli studenti rappresentanti degli istituti :

ITIS Mario Delpozzo di Cuneo Istituto Agrario Umberto Primo di Alba Liceo G. B. Bodoni di Saluzzo IIS Giancarlo Vallauri di Fossano Istituto Superiore Soleri-Bertoni di Saluzzo Istituto Superiore Aimone Cravetta IIS Luigi Einaudi di Alba IISS Piera Cillario Ferrero di Alba ITC F.A. Bonelli di Cuneo Liceo Statale E. De Amicis di Cuneo Istituto Superiore Sebastiano Grandis di Cuneo IISS Piera Cillario Ferrero di Neive Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo IIS Virginio Donadio di Cuneo Liceo Scientifico Leonardo Cocito di Alba IIS Arimondi-Eula di Savigliano IIS “G. Baruffi” di Ceva IIS “Ernesto Guala” di Bra Liceo scientifico e classico statale “G. Peano – S. Pellico” di Cuneo IIS DENINA di Saluzzo IIS Piera Cillario Ferrero di Alba IIS Govone di Alba

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