Alba – Una situazione disastrosa di dissesto finanziario emersa nella verifica fiscale avviata quattro anni fa, un “buco” di circa 30 milioni di euro con “distrazione” fraudolenta di fondi per circa 15 milioni di euro (tra cui 2,5 per oneri contributivi non versati per i dipendenti), per i quali erano già state arrestate tre persone (l’imprenditore Guido Veneziani e i fratelli Patrizia e Gianmaria Basile): si è conclusa così l’operazione “Gutemberg” della Guardia di Finanza di Cuneo, relativa al crac dell’azienda editoriale albese Rotoalba, in cui circa 130 persone della zona avevano perso il lavoro.
I militari delle Fiamme Gialle hanno fatto emergere le condotte sistematiche di bancarotta che hanno portato al pesante danno patrimoniale. In alcuni periodi i fornitori non ricevevano pagamenti, che invece erano regolari per le altre aziende del gruppo Gve (Guido Veneziani Editore). È stata disposta anche la tassazione dei proventi illeciti dell’attività, per un importo di circa 1,5 milioni di euro per ciascuno dei tre (risorse solvibili da parte dei tre, come ha dimostrato finora il sequestro di una villa a Santa Margherita Ligure e di una a Saint Jean, in Francia; nella foto, da sinistra, il luogotenente Giuseppe Tortone, il capitano Gabriele Izzo e il tenente colonnello Michele Pagnotta).