Cuneo – Domenica 3 febbraio alle 21 va in scena al Toselli uno spettacolo particolare che fa parte di una trilogia sulle resistenze femminili e che si muove da un fatto di cronaca realmente accaduto. Si tratta di “Sorry, Boys” di e con Anna Cuscunà che dal sottotitolo già incuriosisce “Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze”.
Il fatto avviene a Gloucester, nel Massachusetts dove a un certo punto si sparge la notizia che 18 ragazze di una scuola superiore sono rimaste incinte e che hanno deciso in un patto segreto di allevare i bambini insieme senza i relativi padri mentre tra i ragazzi nasce un movimento maschile contro la violenza sulle donne. Nel nero della scena, dodici teste mozze appese, realizzate da Paola Villani, che l’attrice fa vivere sulla scena. Cuscunà si muove manovrando il meccanismo che regola il movimento facciale e producendo dodici voci dialoganti. Ciascuna con la propria identità vocale ed emotiva, che resta salda e definita. Da una parte ci sono gli adulti: i genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, tutti inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Lo spettacolo si interroga su questo insolito progetto adolescenziale portando in scena lo sconcerto, la preoccupazione, la rabbia e l’inadeguatezza di chi ha subito la scelta delle ragazze. Una provocazione di ribaltamento della norma che terrorizza il sistema che inchioda gli adulti alle proprie responsabilità e condanna i ragazzi per la loro immaturità. Una rappresentazione della condizione femminile colta in circostanze estreme come nei due precedenti “È bello vivere liberi!”, pluripremiato spettacolo ispirato alla prima staffetta partigiana d’Italia, proseguito con la pratica cinquecentesca della monacazione coatta di “La semplicità ingannata”.