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Martedì 16 aprile 2024

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Parcheggio sotterraneo in piazza Europa, esposto del Movimento Consumatori

La sezione di Cuneo del Movimento Consumatori chiede la revoca del finanziamento ottenuto con il Bando Periferie e una verifica sul comportamento di funzionari e amministratori

La Guida - Parcheggio sotterraneo in piazza Europa, esposto del Movimento Consumatori

Cuneo – Nella giornata di lunedì 25 giugno, il Movimento Consumatori di Cuneo ha presentato un esposto, indirizzato a Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANAC-Autorità Nazionale Anti Corruzione, Procura regionale della Corte dei Conti, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo, Prefettura di Cuneo ed ovviamente al Comune di Cuneo, in merito al progetto del parcheggio interrato in piazza Europa che il Comune intende realizzare con i fondi del Bando Periferie.

Nell’esposto vengono evidenziate le ragioni per le quali il Movimento Consumatori ritiene illegittimo l’inserimento del progetto tra quelli finanziati con il Bando Periferie e viene chiesta “la revoca del finanziamento, e una verifica sul corretto comportamento di tutti i funzionari ed amministratori che hanno avuto a che fare con il progetto”.

“Ciò che si contesta – spiega Riccardo Sartoris, presidente della sezione di Cuneo del Movimento Consumatori – è che il progetto su Piazza Europa non ha le caratteristiche richieste per poter ottenere i finanziamenti, e ciò a pena di ammissibilità”.

Nello specifico, il Movimento Consumatori contesta quattro punti: il fatto che piazza Europa non rientri nel concetto di “periferia” indicato dal Bando, l’assenza del soggetto privato che dovrebbe partecipare al project financing e che deve ancora essere individuato, il consumo del suolo (“estirpare dieci piante secolari e scavare due piani sottoterra sono opere che consumano il suolo”) e il fatto che l’intervento doveva essere conforme alle previsioni dello strumento urbanistico vigente.

“Nel bando – prosegue Sartoris – si rammentava che  il progetto avrebbe dovuto essere in regola con il Prg vigente al momento della domanda (agosto 2016). L’eliminazione di una strada, come previsto nel progetto, è una variante strutturale. L’aver ottenuto il finanziamento, non significa aver sanato le irregolarità originarie”.

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