Da Betlemme risuona l’annuncio degli angeli ai pastori: “Gloria a Dio e pace in terra agli uomini che Dio ama!”. Sono parole che conservano una attualità impressionante perché, seppur dopo 2.000 anni, pace non c’è e le divisioni continuano a crescere. C’è bisogno di pace nel mondo; qualcuno dice che è in atto una terza guerra mondiale. Non cessano gli armamenti. Abbiamo il fiato sospeso se pensiamo a cosa potrebbe succedere nell’estremo Oriente. Molti sono i focolai di guerra attivi in tanti paesi asiatici ed africani spesso ignorati dai media occidentali. Qualcuno scappa e si affida a viaggi rocambolesci che attraversano il Mediterraneo in condizioni assolutamente precarie. C’è bisogno di pace nella nostra nazione. I litigi dei nostri rappresentanti sono ormai abituali e producono un progressivo disinteresse verso la cosa pubblica. C’è bisogno di pace nella società civile. Gli interessi economici rimangono all’apice a scapito della dignità umana spesso ferita da violenze di ogni tipo. Chi sta bene non sempre si accorge di chi fa fatica a vivere e regna l’indifferenza. C’è bisogno di pace nella Chiesa. Il Vangelo va proclamato con forza, senza paure e senza compromessi. C’è sete di testimonianze semplici e pulite che scommettono sull’efficacia della Parola e non si voltano indietro confidando nella forza dirompente della carità.C’è bisogno di pace nelle nostre case e nelle nostre famiglie. Se da un lato rivelano molte fragilità e povertà, d’altro canto rimangono il luogo privilegiato dove si impara ad amare, a servire, a pazientare, a condividere, a gioire……continua su La Guida di giovedì 21 dicembreMonsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e Fossano