Cuneo – Ritorna il 41 bis,il regime carcerario previsto per chi commette reati di mafia, al carcere di Cuneo. Lo ha annunciato il direttore del carcere di Cuneo Claudio Mazzeo alla cerimonia al Cerialdo per i 200 anni della fondazione della polizia penitenziaria.Un anno e mezzo fa Luigi Pagano, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di Piemonte, aveva dato l’annunciodi chiusura del reparto dei detenuti sottoposti al regime del cosiddetto "carcere duro" previsto dal 41 bis, a causa dei problemi strutturali del carcere (poca luce naturale, assenza di aree dedicate alla socialità e spazi angusti per i colloqui) per i del 41 bis che erano stati trasferiti tutti in altri penitenziari, gli ultimi tutti in Sardegna. Ora entro fine anno riapre il reparto, non più per 90 detenuti (Cerialdo è stato in Italia il carcere più grande per il 41 bis), ma con 46 celle per altrettanti carcerati. I 46 si aggiungeranno ai 264 detenuti del carcere alle porte di Cuneo, due terzi dei quali sono stranieri.