Cuneo – Oggi anche gli scettici si sono dovuti ricredere. Questa mattina è stato acceso il nuovo forno fusorio dello stabilimento Agc di Cuneo di tetto Garetto. Un’opera costata 25 milioni di euro, a cui hanno lavorato per due mesi e mezzo duecento persone al giorno provenienti da sette nazioni diverse., che permetterà alla multinazionale del vetro di ampliare la produzione e di conservarla qui a Cuneo dove conta 220 dipendenti. Un’opera alta 20 metri, lunga 200, realizzata con 6 mila tonnellate di mattoni refrattari che arriverà a superare i 1300 gradi di temperatura e dal 21 settembre sarà pienamente operativo. Un forno che ha preso posto dell’altro spento il 6 giugno e distrutto."Simbolicamente per l’accensione – spiega il direttore dello stabilimento Domenico Molina – abbiamo scelto due persone rappresentative del nostro impianto: il dottor Marco Giordanengo, persona che ha ricoperto diversi incarichi di produzione dalla responsabilità della linea Float alla responsabilità di tutte le produzioni di Cuneo. Essendo la persona più esperta oggi ricopre il ruolo di Responsabile di tutti i prodotti strategici di Agc Cuneo e s’interessa dello sviluppo dei processi di produzione a livello mondiale. Una persona con un grande bagaglio tecnico condito da tanta umiltà e professionalità. Ma anche la persona più giovane dell’impianto, Stefano Pappadopolo che si è unito alla grande famiglia Agc nello scorso luglio e che rappresenta per noi il futuro, l’azienda 4.0. Infatti Cuneo è anche sede del progetto pilota Float of the Future, voluto dalla corporate a Cuneo, un progetto che cambia completamente il ruolo degli operatori ed il modo di analizzare i processi produttivi". Da oggi e per i prossimi 15/20 anni Agc di Cuneo sarà tra i più importanti stabilimenti a livello nazionale e non solo, perché oggi in Europa è l’unico impianto in grado di produrre vetrri "mid iron ed extrachiari" con uno spessore variabile tra i 3 e i 25 millimetri, usati in edilizia e arredamento, per fare i vetri di oblò delle navi e i finestrini del treni, i grattacieli più alto del mondo. il progetto del forno è strettamente legato al risparmio energetico e al progetto del teleriscaldamento. Dopo questo completamento partirà poi il teleriscaldamento con la Wedge Power, la Joint Venture tra AGC (10%) e High Power (90%) che sta procedendo alla costruzione e gestione di un impianto di cogenerazione (produzione combinata di calore ed elettricità) nel sito produttivo AGC di Cuneo.