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Giovedì 28 marzo 2024

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“Governare e gestire il problema degli immigrati, no alle imposizioni”

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Verzuolo – “Occorre governare e gestire il problema degli immigrati che arrivano, no alle imposizioni dall’alto e sì alla ricerca di soluzioni compatibili”: così si esprime Giancarlo Panero, sindaco di Verzuolo e presidente dell’assemblea dei sindaci che fanno capo al “Consorzio Monviso Solidale”. Panero sottolinea che “è necessaria una nuova politica dell’accoglienza, a seguito del continuo flusso migratorio: al 31 ottobre 2016 nella “Granda” c’erano circa 2.000 migranti. I profughi presenti sul territorio del “Consorzio Monviso Solidale” al 7 dicembre 2016 erano 458, concentrati una quindicina di Comuni su 58”. La Prefettura di Cuneo, si legge in un documento di “Monviso Solidale”, sta promuovendo tramite diversi incontri “un sistema sostenibile della gestione dei richiedenti asilo, con la condivisione dell’accoglienza sulle diverse comunità locali, con il più ampio coinvolgimento delle realtà municipali e per la massima diffusione dei migranti nell’ambito dei vari territori, per evitare un’eccessiva concentrazione su uno stesso territorio e favorire, al contrario, una loro dislocazione equilibrata e diffusa, anche in relazione alla densità demografica dei Comuni stessi”. Si parla di un minimo di 6 rifugiati per i Comuni fino a 2.000 abitanti e di 3 rifugiati ogni mille abitanti per tutti gli altri, salvo quelli in cui sono già accolti richiedenti asilo. Se i Comuni dicono di no, la Prefettura non potrà obbligare ad accoglierli, ma potrebbe accadere (come è già successo) che, anche in paesi piccoli, imprenditori privati o cooperative del privato sociale aprano dei centri di accoglienza, senza coinvolgere i Comuni. Il “Consorzio Monviso Solidale” è disponibile a garantire alcuni servizi (mediazione culturale, formazione linguistica, assistenza giuridica-amministrativa…) a fronte del trasferimento di una parte della quota giornaliera pro-capite prevista dalla Prefettura e a collaborare con la rete di associazioni e imprese del terzo settore. Servizi aggiuntivi in cambio di una quota di 10 dei 32,50 euro che il Comune riceve ogni giorno per l’accoglienza di un migrante. Proposta che lunedì 6 marzo è stata approvata con il voto favorevole dei 38 sindaci presenti, unico astenuto Domenico Amorisco di Sampeyre. Nei prossimi giorni i Comuni dovranno comunicare alla Prefettura se sono disponibili a farsi carico direttamente dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Panero sottolinea che “dobbiamo avere la capacità di governare il fenomeno e spiegare bene alla gente quel che succede. Ci sono situazioni delicate. A Verzuolo abbiamo 5 italiani senza tetto, per cui lo Stato non dà nulla (e sono previsti 19 profughi in arrivo). Ad Ormea ne sono arrivati 35, e 28 di loro fanno lavori socialmente utili, con ottimi risultati. I migranti che arrivano vanno assicurati e seguiti. Giovedì 9 marzo c’è stata una riunione di tutti i Consorzi socio assistenziali della “Granda” ed è emersa la possibilità di stipulare dei contratti con proprietari di case private (disponibili a ospitarli), dove mancano le strutture idonee per accoglierli”.

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