Fossano – Si presenta e si inaugura oggi, giovedì 9 marzo, alle 18,30 nella Sala Rossa del Comune, la rassegna espositiva “Caravaggio. La mostra impossibile”, ospitata nel Castello degli Acaja e negli spazi del Museo Diocesano fino al 2 luglio prossimo. Ideata e prodotta dalla Rai, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali, e curata da un comitato scientifico composto da autorevoli storici dell’arte, tra cui Ferdinando Bologna e Claudio Strinati, la mostra giunge in Granda dopo aver già fatto tappa in diverse città italiane e straniere, grazie alla sinergia attivata tra il Comune e la Diocesi di Fossano e la Ong ProgettoMondo Mlal. Nei prossimi mesi i visitatori potranno ammirare una quarantina di opere di Michelangelo Merisi (Milano, 1571 – Porto Ercole,1610), meglio noto come Caravaggio, riprodotte in digitale con tecnologie d’avanguardia ad altissima definizione. Capolavori celeberrimi come il Bacco e la Medusa, altri difficilmente fruibili come il Ragazzo morso da un ramarro, conservato alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze e visibile solo per motivi di studio e di ricerca, altri ancora custoditi nelle chiese, come le grandi pale d’altare della cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, potranno essere esaminati da vicino e con un’illuminazione che consente di apprezzarne dettagli e cromatismi. Film e documentari storici, oltre ad una colonna sonora di madrigali realizzata appositamente per la mostra sulla base degli spartiti dipinti dal Caravaggio in quattro famose opere (Riposo durante la fuga in Egitto, le due versioni del Giovane che suona il liuto e Amore vincitore) accompagneranno, inoltre, i visitatori alla scoperta della vita dell’artista. Alla vigilia dell’apertura, giovedì 9 marzo alle 20,45, il cinema teatro I Portici accoglierà una conferenza del professor Timothy Verdon, storico dell’arte di origine statunitense, autore tra il resto del volume “Caravaggio e l’avventura della fede” (Ed. Musei Vaticani, 2011).Formatosi alla Yale University, in Italia da più di cinquant’anni e dal 1994 sacerdote a Firenze, dove dirige sia l’Ufficio diocesano dell’arte sacra e dei beni culturali ecclesiastici, sia il Museo dell’Opera del Duomo, il professor Verdon illustrerà il contesto storico ed artistico nel quale si mosse il Caravaggio. Egli proporrà non soltanto una lezione teorica, ma un percorso spirituale all’interno della produzione del Merisi, coniugando la genialità dell’artista con le sue intuizioni. L’ingresso sarà libero.