Savigliano – Sceglievano accuratamente le proprie vittime, per lo più persone anziane. Uno dei due delinquenti, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri, telefonava a casa dei malcapitati, raccontando di un fantomatico incidente nel quale era rimasto coinvolto un loro familiare, senza avere la necessaria copertura assicurativa del veicolo. A questo punto il malvivente suggeriva all’interlocutore di versare una somma di denaro per ottenere il rilascio del familiare, altrimenti incarcerato per reati stradali, e poco più tardi un finto avvocato, suo complice, si presentava al domicilio della vittima per ritirare il contante e, magari, arraffare anche preziosi e altri oggetti di valore a portata di mano. Era questo il modus operandi della “banda del maresciallo dei Carabinieri”, organizzazione criminale specializzata in truffe, con base a Napoli, responsabile di una lunga serie di colpi in varie località del Nord Italia e sgominata l’altra sera a Savigliano, dai militari dell’Arma della città. In manette sono finiti Sergio Tarantino, 36 anni, e Antonio De Cesare, 40 anni, entrambi pregiudicati, responsabili di raggiri messi a segno o tentati anche tra Savigliano e Bra e nella zona sud di Torino. Il fermo dei malviventi è stato reso possibile dalla telefonata effettuata al 112 da una delle vittime designate che, insospettita dalle richieste dei truffatori, ha avvisato i Carabinieri. Individuati e a lungo pedinati, i due sono stati bloccati nel centro di Savigliano sulla loro auto, ancora in possesso di parte del bottino dell’ultima truffa e del bancomat di varie vittime. Ora i due sono rinchiusi del carcere di Cuneo, in attesa dell’udienza di convalida, mentre proseguono le indagini degli inquirenti.