Cuneo – Si era finta un’addetta dell’Asl per raggirare una donna anziana e le ha portato via gioielli per decine di migliaia di euro, ma è finita in carcere con l’accusa di furto aggravato, dopo che i poliziotti sono riusciti a mettersi sulle sue tracce. È successo a inizio mese, nel centro storico del capoluogo: la donna (una 55enne italiana residente ad Asti) ha avvicinato un’anziana, chiedendole se avesse già ricevuto la nuova tessera sanitaria. Al sì della donna, cercava comunque di convincerla a tornare a casa per controllare alcuni documenti sanitari: l’anziana, insospettita dall’atteggiamento dell’interlocutrice, l’ha liquidata. Tre giorni dopo, però, a casa della pensionata (che evidentemente era stata seguita e tenuta sotto controllo) si è presentata la finta addetta Asl: è riuscita a convincere la colf a farla entrare, mentre la signora non era presente, e frugando tra le stanze è riuscita a portare via gioielli custoditi in una cassaforte, per un valore molto ingente. La proprietaria, al rientro, ha subito chiamato la Polizia e ha raccontato l’accaduto agli agenti, che con l’aiuto di immagini della videosorveglianza nella zona sono riusciti a individuare il momento in cui ladra e vittima si erano incontrate nelle strade del centro storico. Le immagini sono state diramate sul resto del territorio regionale e dalla Polizia di Asti è giunta una segnalazione di riconoscimento, di una donna del posto con precedenti per reati contro il patrimonio; ulteriori elementi hanno permesso di risalire alla presenza della donna nel cuneese nei giorni dei fatti. È così scattata la misura cautelare della detenzione in carcere per la donna, che è stata raggiunta e portata in carcere a Torino; in auto le sono stati trovati preziosi e denaro.“Una brillante operazione di polizia giudiziaria da parte della Squadra Mobile di Cuneo – commenta il questore Giovanni Pepé – che ha dato un’immediata e efficace risposta a un grave episodio delittuoso, commesso ai danni di una persona anziana. Rinnoviamo l’invito a diffidare dagli sconosciuti che si presentano a casa o per strada come impiegati pubblici, addetti di società del gas o altri enti. Occorre contattare subito le forze dell’ordine”.