Cortemilia – È stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Cortemilia, a seguito dell’inasprimento della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare emessa qualche giorno fa dal Gip del Tribunale di Asti, Ioan Articuci, un operaio 56enne di origine rumene.A giugno scorso i militari dell’Arma locale, erano intervenuti presso l’abitazione in cui l’uomo viveva con la moglie (una casalinga 50enne sua connazionale) per la segnalazione di un litigio in famiglia: l’uomo era visibilmente ubriaco mentre la donna, fortemente impaurita, veniva aggredita anche in presenza dei militari che, comunque, riuscivano ad evitare che la situazione volgesse al peggio.I successivi accertamenti svolti dai carabinieri, grazie anche al determinante aiuto della vittima la quale si faceva coraggio e decideva di denunciare il marito, facevano emergere una situazione familiare particolarmente degradata ed assai critica per la donna, connotata da anni di violenze psicologiche e fisiche, con conseguenti patologie degenerative della donna e un costante abuso di alcolici che scatenavano l’aggressività dell’uomo.Il circostanziato quadro probatorio raccolto dai carabinieri sulla vicenda consentiva alla Procura della Repubblica di Asti di ottenere dal G.I.P. del Tribunale a carico del romeno il provvedimento cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare volto ad impedirgli di poter nuocere ancora alla moglie.Lui però, come hanno poi ampiamente documentato i carabinieri (in stretto contatto con la vittima) nel corso dei giorni scorsi, disattendeva molto spesso il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria recandosi a casa della moglie, così esponendola ad ulteriori e più gravi rischi per la sua incolumità. Per questa ragione il G.I.P. del Tribunale di Asti ha emesso, questa volta, a carico dell’indagato un ordine di custodia cautelare in carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi imposti dall’A.G. disponendone la sua immediata carcerazione. Dal giorno di Ferragosto l’indagato si trova ristretto nella casa circondariale di Asti, dove è stato tradotto dai carabinieri, mentre la donna è stata affidata ai servizi socio-assistenziali territoriali.