Cuneo – C’era anche il gonfalone del Comune capoluogo della Granda alla commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, lo scorso fine settimana (nella foto di Teresa Maineri, l’assessore comunale cuneese Valter Fantino, a destra, con rappresentanti dell’amministrazione di Stazzema): un’occasione per ricordare insieme, a oltre 70 anni da quei tragici fatti, un valore comune di Resistenza e di lotta per la libertà, contro la violenza e l’oppressione. Il 12 agosto 1944 reparti delle SS e fascisti locali sterminarono la popolazione di Sant’Anna di Stazzema, piccolo paese della Toscana, uccidendo soprattutto donne, vecchi e bambini: 560 vittime innocenti, in poche ore. Anche Cuneo ha voluto essere vicina alla cerimonia di commemorazione che si è aperta con la deposizione delle corone in ricordo dei Martiri di Sant’Anna presso la cappella in memoria di Anna Pardini e successivamente è proseguita sulla piazza della chiesa con la celebrazione della Messa, sul sagrato, officiata dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Poi il corteo è sfilato lungo la Via Crucis per arrivare al Monumento Ossario dove è stata deposta una corona di alloro. Presente, tra gli altri, anche il console generale italiano a Nizza Serena Lippi e la consigliera del Comune di Nizza Laurence Navalesi. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Stato Sergio Mattarella, sono intervenuti il sindaco di Stazzema Maurizio Verona e la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni; breve, ma molto commovente, il contributo di Enrico Pieri, presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, sopravvissuto all’eccidio; in rappresentanza del Governo ha parlato il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.Molto applaudito l’intervento della console italiana a Nizza Serena Lippi; il sindaco Verona ha così sottolineato la presenza delle autorità nizzarde: “Abbiamo voluto con noi Nizza, perché proprio come altre città, è stata colpita da un grave attentato terroristico in cui sono state uccise vittime innocenti. Un atto di terrore che ha sconvolto tutta Europa e che ricorda quella strategia del terrore in cui rientrò la strage di Sant’Anna di Stazzema. Da qui la grande importanza del valore della memoria: dalla strage di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944 sono trascorsi ben 72 anni ma il suo messaggio è estremamente, e drammaticamente, attuale”. È opportuno e necessario, continua il sindaco Verona, che “la memoria della strage di Sant’Anna di Stazzema venga tenuta viva soprattutto nelle scuole e tra i giovani per trarne un insegnamento per il futuro. La paura del diverso che si sta diffondendo, in questi tempi, somiglia troppo a quelle ideologie che si propagarono in Europa negli anni Trenta del secolo scorso e che portarono devastazione e morte. Quelle ideologie furono la causa dei milioni di morti sui campi di battaglia, nei campi di concentramento, nei tantissimi luoghi di stragi contro i civili inermi proprio come a Sant’Anna di Stazzema”.