Cuneo – Nella mattinata di sabato continua a essere chiuso, in entrambi i sensi di marcia, il tratto di corso Nizza interessato dai lavori per la posa delle condutture per la realizzazione della rete del teleriscaldamento: la riapertura al traffico è prevista per l’inizio della prossima settimana, mentre si concludono le operazioni di collegamento tra i vari raccordi. Intanto, sempre nella mattinata di sabato, viene diffusa una nota da parte dell’associazione Cittadini per passione, che annuncia l’avvio, da parte della Provincia, del “procedimento per la sospensione dei lavori a seguito dell’iniziativa” dell’associazione stessa, con tanto di lettera dell’ente, in cui viene comunicata l’ammissione in qualità di uditore alla conferenza dei servizi fissata per il prossimo 8 settembre. Si tratta dello sviluppo della richiesta, avanzata da Cittadini per passione, di effettuare la valutazione di impatto ambientale per i lavori del teleriscaldamento nel capoluogo, realizzati dalla Wedge Power SpA: questa valutazione non è richiesta per legge nazionale, avevano spiegato i tecnici dell’azienda, e in altre località interessate da interventi simili non era stata effettuata. Nel caso di richieste in tal senso però, come avvenuto da parte dell’associazione cuneese, la Provincia deve avviare il procedimento e convocare la conferenza dei servizi. L’appuntamento per questo tavolo tecnico di confronto è quindi fissato per il prossimo 8 settembre, alle 9.30 in Sala Giolitti, con la conferma della convocazione dell’associazione Cittadini per passione, con il ruolo di uditore, e la valutazione anche della documentazione che viene fornita dal sodalizio. L’associazione Cittadini per passione sottolinea che le mancate risposte da parte dell’amministrazione comunale di Cuneo hanno costretto a “intraprendere azioni che mai sarebbero state necessarie, se ci fosse stato consentito il ricorso agli ordinari strumenti di partecipazione” e che non c’è “alcuna contestazione da muovere alle imprese coinvolte”. “Questa vicenda ci ha insegnato – si legge nella conclusione della nota – che la questione teleriscaldamento è parte di un modo di amministrare che non mette al primo posto la condivisione e l’ascolto, preferendo invece imporre la logica del fatto compiuto. Questo non è solo ingiusto, ma è anche pericoloso, perché gli errori di pochi uomini rischiano di compromettere il futuro di un’intera comunità e dei suoi equilibri ambientali, sociali e civili”.Nel corso di incontri dedicati al teleriscaldamento, promossi dall’amministrazione comunale con le aziende coinvolte, erano stati illustrati vantaggi economici e ambientali legati all’adozione di questo servizio, attivo già in altre zone della Granda.