Cuneo – Ersilia Azzi Ottino, partigiana della Prima Divisione Langhe, con il nome di battaglia "Cino", è mancata la scorsa settimana, all’età di 93 anni, dopo breve malattia. Fu per decenni apprezzata insegnante di chimica e biologia al Liceo Scientifico “Peano” di Cuneo, fu esponente politica del Pci e impegnata nella promozione del ruolo delle donne nella società. In occasione di un incontro-intervista realizzato nel 1995 per il 50° anniversario della Liberazione, raccontò alcuni aspetti e momenti cruciali del suo impegno da partigiana. “Nella mia famiglia sono sempre stata educata all’antifascismo – disse -, di conseguenza, subito dopo l’8 settembre, iniziai a dedicarmi alla lotta. Inizialmente i partigiani erano tutti uomini e non sembravano molto convinti del lavoro delle donne nell’ambito della guerra di liberazione; però poi, quando videro quanto si adoperassero, capirono che il loro ruolo era indispensabile, forse anche perché erano meno soggette all’attenzione dei tedeschi e dei fascisti”. Dopo la Liberazione, come riconoscimento, ebbe la croce al merito di guerra, ma lei non se l’aspettava: “Partecipai alla lotta partigiana – diceva – spinta soltanto dal desiderio di fare qualcosa anch’io per la libertà della nostra patria”.Servizio sul numero de La Guida in edicola giovedì 3 marzo