Il rischio di rapine e furti, ma anche il degrado della prostituzione: i benzinai lanciano l’allarme sicurezza, per gli impianti e per le aree di servizio, soprattutto a fine turno e in orario notturno. Anche a Cuneo, come nel resto d’Italia, si stima che due operatori su tre abbiano avuto problemi con malviventi per reati contro il patrimonio. E negli ultimi anni si è aggiunto anche il problema delle "lucciole".Ecco la nota diffusa dall’associazione, con le richieste formulate da Marco Mandrile (nella foto sotto), rappresentante sindacale della Faib Confesercenti Cuneo.“Occorrono urgenti misure di vigilanza e protezione per le imprese di gestione degli impianti di rifornimento carburanti e di contrasto alla prostituzione”. È questo il monito lanciato dalla Faib (Federazione autonoma italiana benzinai) Confesercenti Cuneo che continua a registrare, sulla rete carburanti della provincia di Cuneo, alcuni episodi di furti e di sfruttamento della prostituzione. La richiesta fa seguito ad un incontro promosso dalla Prefettura nei giorni scorsi sul tema della videosorveglianza e sicurezza per gli operatori commerciali, cui anche la Confesercenti Cuneo ha preso parte alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle altre associazioni di categoria.“Si tratta di una situazione di vivo allarme sociale e grave preoccupazione che attraversa la categoria e gli stessi cittadini che protestano di giorno con i gestori e ripropone drammaticamente la questione sicurezza, soprattutto presso quelle attività, come la distribuzione carburanti, caratterizzata dal contatto con il pubblico e il largo utilizzo di denaro contante – afferma Marco Mandrile, rappresentante sindacale della Faib Confesercenti Cuneo -. Nel caso dello sfruttamento della prostituzione, fenomeno allargatosi negli ultimi anni sulla rete carburanti, appare evidente che le prostitute ricercano sulle aree di servizio maggiore sicurezza e visibilità. Tale fenomeno si è molto diffuso nelle principali città della provincia e lungo le principali vie di comunicazione”.Anche recentemente, la Faib Confesercenti provinciale, con una lettera inviata a fine 2015 al Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, aveva denunciato come secondo stime condivise nel settore, oltre il 65% dei gestori carburanti in Italia, e lo stesso accade nella Granda, nel corso della loro attività abbiano subito episodi di violenza più o meno gravi, con furti, rapine, estorsioni e danneggiamenti alle strutture e alle attrezzature. Il nuovo fenomeno della prostituzione sulla rete conferisce un ulteriore aspetto di preoccupazione e degrado.“L’attività di vendita carburanti, caratterizzata dalla circolazione di una grande quantità di danaro contante – prosegue Mandrile – si rivela tra quelle più esposte al pericolo, che aumenta in determinate circostanze: in fasce orarie serali e fine turni, a seconda delle località, su impianti lungo le grandi arterie e sulla viabilità veloce. Chiediamo dunque, ove possibile, un rafforzamento dell’azione di contrasto e di vigilanza svolta dalle forze dell’ordine, a cui va grato il ringraziamento degli operatori per l’attività già posta in essere. Dal canto nostro – conclude – la Faib provinciale dichiara la più ampia collaborazione con iniziative ‘ad hoc’ e proposte mirate a tutela degli operatori della rete vendita e dei consumatori”.